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Sabato 22 Marzo 2014 - Libertà

Ecco la Piacenza di epoca romana

Giornate Fai: aperta la mostra al Farnese, oggi e domani visite guidate

di ANNA ANSELMI
Tempi certi per l'allestimento della sezione romana al museo archeologico di Palazzo Farnese non ce ne sono, però, da ieri, almeno quattro vetrine di reperti del periodo sono andate ad aggiungersi all'esposizione Abitavano fuori porta, che già presenta i corredi più interessanti rinvenuti nel 2007 nella necropoli di via Venturini, utilizzata presumibilmente tra l'età augustea e i primi decenni del II secolo dopo Cristo. Si è tenuto infatti il taglio del nastro di una nuova mostra permanente, La nascita del museo di Piacenza tra antiquaria e archeologia, a cura di Annamaria Carini, conservatore del Museo archeologico di Palazzo Farnese, che nel Salone Pierluigi ha illustrato i contenuti dell'esposizione, prima di condurre, con Mimma Berzolla, le visite guidate alle autorità e al pubblico, nell'iniziativa inaugurale della 22ª edizione delle Giornate Fai di primavera. Il sindaco Paolo Dosi ha rimarcato come particolarmente significativo il fatto che il luogo scelto dal Fai sia stato Palazzo Farnese, un edificio monumentale «che per la nostra comunità rappresenta una conquista, visto il lungo percorso attraverso il quale è stato restituito questo spazio straordinario alla fruizione collettiva». La manifestazione del Fai, nel suo portare di volta in volta all'attenzione aspetti del patrimonio locale, ha però aiutato anche a constatare - ha osservato il sindaco - come spesso non ci sia negli stessi piacentini un'adeguata consapevolezza dell'importanza di «una storia che ci appartiene, frutto di sedimentazioni successive». L'auspicio di Dosi è che la città possa invece dimostrare, all'appuntamento con l'Expo 2015, quanto sia in grado di valorizzare e apprezzare le bellezze della città per farle poi conoscere a chi arriverà da lontano. Enrico De Benedetti, intervenuto in rappresentanza di Alberto Spigaroli, presidente dell'Ente per il restauro di Palazzo Farnese, ha ribadito l'impegno dell'ente per giungere all'apertura definitiva della futura sezione romana del museo, progetto per il quale si stanno studiando gli spazi disponibili, ma naturalmente ci sarà da reperire anche le risorse necessarie. Delle finalità della manifestazione nazionale del Fai, che oggi e domani, in tutte le regioni inviterà a varcare la soglia di 750 beni, di cui 120 "sulle tracce dell'imperatore Augusto, nel bimillenario della morte", ha parlato il capo delegazione, Alberto Valentini, sottolineando l'apporto del Fondo ambiente italiano all'educazione dei concittadini attraverso la riscoperta di luoghi «nascosti, spesso minacciati dall'incuria e dal degrado o semplicemente dimenticati». Valentini ha ringraziato quanti hanno reso possibile l'iniziativa che oggi e domani coinvolgerà Piacenza e Veleia: i Comuni di Piacenza e di Lugagnano, l'Ente per il restauro di Palazzo Farnese, la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cariparma, la Camera di commercio, la Provincia e tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato. Daniela Locatelli, funzionario di zona della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna, si è complimentata con il Comune e l'assessorato alla cultura per la mostra, «un ulteriore tassello, caratterizzato dall'esposizione di materiali che non hanno una provenienza certa, in quanto legati a un collezionismo più attento all'oggetto in sé che al contesto nel quale è stato ritrovato, ma che è giusto documentare, sia perché restituisce un po' di storia piacentina, sia perché queste collezioni, qui come altrove, hanno svolto la funzione di prodromi ai musei veri e propri». Otto le vetrine dell'allestimento, che - ha spiegato Carini - ospita principalmente le collezioni Poggi e Pallastrelli, «le prime due donazioni giunte al Museo Civico, di cui costituiscono il nucleo fondante». Una vetrina è riservata a una selezione di monete augustee, tra cui un aureo del 12 a. C. Oggi e domani dalle 9.30 alle 17 (ultima visita) la mostra sarà visitabile gratuitamente, così come il museo archeologico, mentre nello spazio espositivo della Cittadella di Palazzo Farnese gli apprendisti ciceroni del liceo "Colombini" esporranno una loro installazione e cartelloni illustrativi. Gli studenti del liceo Gioia saranno a disposizione per illustrare la mostra Abitavano fuori porta. Dalle 9.30 alle 16 (ultima visita), porte aperte con gli accompagnatori culturali del Fai all'Antiquarium di Santa Margherita, in via Sant'Eufemia, 12, e alle aree archeologiche di via Monte di Pietà 3 e di via Trebbiola 44.

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