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Martedì 25 Marzo 2014 - Libertà

Le stelle dello sport piacentino: «Ragazzi, non bruciate la vita»

Progetto di sicurezza stradale che coinvolge mille studenti

«Crediamo nei valori della vita, siamo sportivi. A volte si commettono distrazioni alla guida, e quando ce ne accorgiamo è ormai troppo tardi. Vogliamo dire a tutti i giovani piacentini che c'è un modo sicuro per divertirsi, e non è certo quello di bere prima di salire in macchina». Pier Paolo Partenio, palleggiatore del Copra Elior, è una delle stelle sportive che ha deciso di sposare, insieme a tutta la sua squadra, l'iniziativa "Safety's network", promossa dalla Provincia di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano con la collaborazione del liceo Respighi e di Avisl (Associazione vittime di incidenti stradali sul lavoro e della malasanità). Il progetto schiera in prima fila una sfilza di testimonial importanti, per portare la voce di questi piacentini importanti nelle discoteche e nelle scuole: oltre al Copra Elior, hanno aderito con entusiasmo all'idea lanciata dall'assessore provinciale Massimiliano Dosi il team Rebecchi Nordmeccanica, il Bakery Basket, lo schermidore Alessandro Bossalini, il motonauta Alex Carella, il Comitato italiano paralimpico e il cantautore Daniele Ronda. Tra gli obiettivi, incontri di formazione nelle scuole, organizzazione di serate e notti d'informazione nei locali notturni, una rete di social network sulla sicurezza stradale, con il coinvolgimento di associazioni e Comuni, questionari e focus group da cui ricavare idee e linee d'indirizzo delle attività future.
Sono più di mille gli studenti di quarta e quinta superiori coinvolti in cinque giornate di informazione, da ieri fino a sabato, negli istituti superiori Gioia, Respighi, Romagnosi, Tramello, Casali, Raineri, Cassinari, Marconi, Volta. «Vogliamo contribuire a ridurre il numero dei morti e dei feriti sulle strade in linea con gli obiettivi Europa 2020 e con la Vision Zero del Libro Bianco Ue dei Trasporti 2050, aumentando la sicurezza stradale dei giovani e promuovendo l'acquisizione di stili di vita sana e responsabili - ha detto ieri pomeriggio l'assessore provinciale Massimiliano Dosi affiancato da Alessandra Burzoni, funzionario della Provincia -. La sicurezza stradale è una materia di cui i ragazzi parlano poco e, quando ne parlano, ciò accade per lo più a scuola o quando accadono gravi incidenti che coinvolgono i giovani stessi. È quindi indispensabile creare un sistema di rete che permetta di parlare di questo tema formando e informando i giovani, attraverso i social network, la scuola e i locali notturni. Oltre ai testimonial ringrazio la Prefettura e Anpas». Dopo la spiegazione nel dettaglio del progetto, presentato da Massimiliano Collino, responsabile del progetto di sicurezza e formazione, il presidente dell'Avisl, Domenico Musicco, ha chiesto maggiori controlli sulle strade, anticipando che oggi sarà presentata in Senato la proposta di riconoscimento dell'omicidio stradale: «Gli incidenti stradali sono inoltre la prima causa di morte per gli under 40 - ha detto -. L'Italia è ferma a un milione di controlli annui sul tasso alcolemico, mentre in Francia, Germania e Inghilterra il numero raggiunge i 10 milioni. Siamo indietro, i controlli stradali sono insufficienti, soprattutto nei punti critici e in particolare nei confronti di chi guida con il cellulare all'orecchio, senza auricolare. Chi scappa dopo un incidente, chi guida ubriaco, chi supera la velocità consentita e uccide deve essere punito con pene severe. Non si può più permettere che certi episodi restino impuniti».
Tra le testimonianze, anche quella di Alessandro Garofalo del Bakery Basket. «Siamo qui per dire a tutti che ci si può divertire in modo responsabile, una di queste strade è sicuramente quella dello sport, anche se comporta numerosi sacrifici - ha detto -. Dobbiamo stare tutti più attenti, quando guidiamo, senza dimenticare mai che possiamo causare gravi pericoli per noi stessi e per gli altri. Per divertirsi basta poco».

Elisa Malacalza

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