Mercoledì 26 Marzo 2014 - Libertà
Ottocento bimbi ballano coi frati
Il "ballo" vince la pioggia. Lavoro in cima alle richieste alla Madonna
Ottocento bimbi e bimbe per il ballo dei frati di Santa Maria di Campagna edizione 2014. Elevati dalla squadra di frati - 9 religiosi, più quattro diaconi e un terziario francescano - verso la Madonna, in segno di devozione e affidamento alla Vergine. Cambiano i tempi, cambiano le mode, ma anche nella stagione del 2.0, il ballo dei bambini nella basilica di piazzale delle Crociate resiste. E sconfigge il maltempo, indesiderato accompagnatore di un pomeriggio di 25 marzo freddo e piovoso. Tradizione secolare, ricorda padre Secondo Ballati, rettore del Santuario, che, secondo padre Cesare - piacentino di San Polo - risalirebbe ai tempi contadini, quando le famiglie inviano a fare i garzoni i loro pargoli, perchè la Madonna li proteggesse dai danni fisici nei campi.
Ecco, magari qualcosa di mutato oggi rispetto a quei tempi c'è. Ancora padre Secondo: «Oggi, più ancora che la salute fisica per i piccini, i loro famigliari che li conducono qui, quasi sempre i nonni dato che i genitori nel pomeriggio sono al lavoro, chiedono questo: chiedono alla Madonna che siano per loro preservate l'unità e la serenità familiare».
A decine e decine i piacentini hanno portato ieri i loro piccolini fin sull'altare. Una processione lenta ma ininterrotta, scandita dal gesto rituale del frate che alza il piccolo verso la Madonna e disegna nell'aria una croce ideale. «Sa perchè il nome ‘ballo dei bambini'? - Perchè - spiega il Rettore - dal fondo della chiesa, quando questa è gremita, il gesto del frate col bimbo in braccio fa pensare ad un ballo». La pioggia non fa arretrare di un millimetro la tradizione. Piove ancora quando le campane di Santa Maria di Campagna si sciolgono in un emozionante concerto, poco dopo le 4 del pomeriggio, mentre le signore della Corale della basilica distribuiscono le ciambelline il cui ricavato andrà per la chiesa. Adornata per l'occasione da un omaggio floreale che arriva grazie all'associazione fioristi e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ottocento quaranta viole ciocche, 90 foglie di filodendro e 35 pacchi di selce. La novità di questa edizione 2014? I tanti adulti - piacentini e piacentine - che ieri hanno voluto ricevere la benedizione. «La ricevevano da piccoli - racconta padre Secondo - e per ciò chiedono di riceverla ancora. Ai due lati della chiesa abbiamo posizionato due diaconi per la benedizione "adulta" con la reliquia della Madonna». Sempre all'ingresso della basilica sono state collocate due urne, che raccolgono le richieste dei fedeli alla Madonna, da leggere durante la celebrazione. «Due in assoluto - rivela il rettore - sono gli ordini di richieste: da una parte c'è la salute, propria e dei propri familiari. E, vera novità, l'altro filone è quello del lavoro. Nessuno, dieci anni fa, si sarebbe neanche sognato di chiedere questo alla Madonna. Adesso c'è chi entra in chiesa per chiedere alla Madonna un lavoro per il marito o per sè». E Santa Maria di Campagna (dove ieri si è tenuta la Festa del sì per 15 religiosi e religiose), il 17 maggio, si accinge a festeggiare con monsignor Giorgio Corbellini i 60 anni dell'incoronazione della Madonna e i 60 anni della basilica.
Simona Segalini
simona.segalini@liberta.it