Giovedì 13 Marzo 2014 - Libertā
Albanese, la magia del piano
Questa sera al "Nicolini" per la Societā dei Concerti
piacenza - Tornano anche quest'anno i tradizionali appuntamenti musicali organizzati dalla Societā dei Concerti di Piacenza. Il primo della stagione, sostenuta anche da Fondazione Libertā, č in programma stasera alle 20.30 nella sala dei concerti del Conservatorio "Nicolini" e vedrā esibirsi il grande pianista Giuseppe Albanese: l'evento č di quelli da non perdere anche perché offre l'occasione di vedere all'opera un musicista di rara bravura in un programma decisamente complesso. Nello specifico infatti la scaletta della serata prevede l'esecuzione della Fantasia in Do maggiore, Op. 17 di Schumann, della Sonata n° 14 in Do diesis minore, Op. 27 n° 2 Al chiaro di luna di Beethoven e della Fantasia in Do maggiore, Op. 15 D. 760 Wanderer di Schubert.
Ai piacentini dunque viene proposto un programma estremamente impegnativo, ma eseguito da un pianista perfettamente in grado di affrontare qualsiasi repertorio grazie sia alle sue doti personali ma anche alla grande esperienza maturata in un'intensa attivitā concertistica internazionale: sono queste dunque le premesse per una serata straordinaria che apre la stagione musicale della Societā dei Concerti.
Anche i brani sono stati scelti con grande accuratezza: "La Fantasia in Do maggiore di Schumann č una splendida testimonianza di quella "nuova musica" che nel profondo del sentimento e nella genuinitā dell'ispirazione cerca la ragione primaria del proprio essere, al di lā di sterili costrizioni formali" si legge nel programma di sala compilato da Luciano De Dominicis. "La tensione espressiva si fa "forma", intrecciando, nell'irrequieta mobilitā inventiva che caratterizza la composizione, strette correlazioni strutturali fatte di preparazioni, citazioni e rimandi perfettamente organizzati. La connotazione emotiva e l'evocazione fantastica prendono il posto degli Allegro e degli Adagio, mentre la rigida gerarchia formale si piega ad un'architettura in grado di generarsi e di svilupparsi autonomamente con il solo ausilio della propria concezione tematica di base".
Per quanto riguarda invece la sonata Al chiaro di luna, a caratterizzarla č "un'autonomia strutturale che intacca la forma classica in nome di una nuova libertā di espressione". Infine la Wanderer-Phantasie di Schubert testimonia la volontā del compositore di farsi portavoce di un nuovo linguaggio che avrebbe contraddistinto gli artisti romantici da quelli del secolo precedente: "La sua caratteristica abitudine di introdurre divagazioni discorsive nell'esposizione tradizionalmente compatta di un tempo di sonata č la traccia di una nuova sensibilitā formale - si legge ancora nel programma di sala - non vi sono sconvolgenti innovazioni, ma piuttosto un nuovo criterio di scelta.
Parab.