Giovedì 13 Marzo 2014 - Libertà
Armonia e invenzione: sorprendente Vivaldi
Ineccepibile esecuzione filologica delle "Quattro stagioni" da parte dell'Accademia Barocca Italiana
piacenza - Il cimento dell'armonia e dell'inventione. E' stata questa la deliziosa sorpresa che l'Accademia Barocca Italiana ha presentato ieri mattina nella suggestiva cornice della Sala dei Teatini: una prova generale aperta è stata quella offerta dall'Accademia guidata dal talentuoso direttore e cembalista Stefano Molardi e accompagnata dal virtuoso del violino Dmitry Sinkovsky che, in vista del concerto che si è tenuto ieri sera alla Fondazione "La Società dei Concerti" di Milano, ha visto esibirsi la formazione e il violinista in una magnifica esecuzione dei primi quattro concerti de Il cimento dell'armonia e dell'inventione di Antonio Vivaldi che altro non sono se non le Quattro stagioni.
L'iniziativa, aperta all'intera cittadinanza e alle scuole superiori, è stata organizzata in collaborazione con l'Associazione Banda Larga e il Comune di Piacenza ed è inserita all'interno della seconda edizione del Festival Musica Diffusa che, come per la prima edizione, si svolgerà al Teatro Serra del Parco di Villa Raggio a Pontenure: i piacentini presenti, non tanti in effetti, hanno potuto godere in anteprima di un concerto che ha visto protagonista una formazione composta da musicisti di esperienza e prestigio internazionale già attivi presso importanti istituzioni concertistiche dell'Europa e del Nord America.
A rendere ancora più interessante l'evento e la performance musicale è stata la filologica attenzione che l'Accademia Barocca Italiana ha dimostrato anche stavolta nella volontà di approfondire i temi classici della musica barocca italiana e tedesca e di esplorare territori meno noti e frequentati del repertorio, attraverso l'utilizzo di strumenti originali, ossia montati "all'antica" secondo le convenzioni e le prassi dei periodi storici di riferimento: nello specifico infatti la formazione si è presentata con un clavicembalo suonato magnificamente da Molardi e con una chitarra barocca che, insieme al violino di Sinkovsky, hanno avuto il ruolo dei solisti.
Grazie dunque all'impiego di strumenti originali e soprattutto all'estro e al talento creativo che accomuna i quindici strumentisti dell'Accademia, Molardi e Sinkovsky, il pubblico ha potuto assistere all'esecuzione di una delle più popolari opere del Settecento musicale, ma anche a quella di una serie di celebri e virtuosistici concerti per archi della maturità del Prete Rosso, che hanno visto protagonista l'orchestra guidata da Molardi: dal florilegio descrittivo inneggiante la tematica stagionale tanto cara al secolo dei Lumi alla ricerca timbrica di notevole gusto che contraddistingue i concerti, l'Accademia Barocca e il violinista russo hanno saputo rendere omaggio a Vivaldi in maniera assolutamente unica attraverso un concerto improntato a un approccio interpretativo rigoroso e tuttavia intimamente contrassegnato da una sensibilità attuale degli interpreti, da scelte esecutive coscienti e azzeccate che hanno reso attuali delle opere composte tre secoli fa pur nel rispetto assoluto della loro intima natura. E' questo dunque il merito attribuibile a questi musicisti e a un'iniziativa, come quella andata in scena ieri ai Teatini, che di fatto porta dei grandi e talentuosi strumentisti a Piacenza, offrendo alla cittadinanza delle occasioni davvero uniche di ascolto.
Betty Paraboschi