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Domenica 9 Marzo 2014 - Libertà

Ricerca storica tra documenti e tecnologia: al convegno piacentino docenti da tutta Italia

piacenza - Resistenza: un evento "antico" per le nuove generazioni che rivive nei conflitti di oggi, nelle guerre civili come quelle dell'Ucraina. E' questa una delle lezioni che il secondo convegno nazionale sull'insegnamento della storia nell'era digitale conclusosi ieri mattina all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha dato: per i più giovani la Resistenza è un evento "preistorico", lontano nel tempo ma fortunatamente comprensibile attraverso la disamina dei conflitti attuali, delle guerre civili di oggi come quella che sta avvenendo in Ucraina.
E' una sfida questa, come del resto lo è stata anche quella posta sotto i riflettori dal convegno, dedicato al tema "Resistenza e seconda guerra mondiale. Digital public history e risorse didattiche digitali" e organizzato dall'Insmli (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia) in collaborazione con l'Isrec di Piacenza e gli istituti storici affiliati. L'obiettivo è stato chiaro: comprendere il ruolo fondamentale delle nuove tecnologie nello studio e nell'insegnamento della storia, oltre ad analizzare criticamente i progetti di public history elaborati dai singoli istituti.
«Indubbiamente si è trattato di un appuntamento molto importante - ha spiegato Carla Antonini dell'Isrec, che ha coordinato il convegno -, un evento che ha visto intervenire un pubblico di 130 iscritti, la metà dei quali provenienti da diverse città, e che ha messo in calendario 27 interventi: a essere dimostrata è stata la ricchezza del patrimonio archivistico degli istituti sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, dato che davvero numerosi sono i materiali presenti, dalle immagini alle registrazioni audio e video. Appare sempre più chiaro come solo gli istituti storici siano in grado di fornire alle scuole la possibilità di percorsi basati su materiali e fonti certificate».
Scuole che, Antonini non ha mancato di evidenziare, si ritrovano alle prese con una digitalizzazione alla quale non sempre corrisponde una necessaria innovazione della didattica: «Nel convegno abbiamo avuto interventi di esperti che hanno cercato di ridimensionare il peso della digitalizzazione, evidenziando anche l'importanza della "grammatica del documento", ma nel contempo digitalizzare significa offrire nuove risorse e possibilità», ha continuato Antonini a margine del convegno al quale è intervenuto per i saluti istituzionali anche il neosottosegretario al ministero dell'istruzione del governo Renzi Roberto Reggi. «Non mettere in rete ciò che già è su carta, ma ampliare le conoscenze per dare una visione della storia, di quella della Resistenza e della seconda guerra mondiale in particolare, più completa e in un certo senso vicina a noi».

Betty Paraboschi

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