Venerdì 12 Marzo 2004 - Libertà

A Piacenza nuove cure del cancro

Esperienze nell'impiego di farmaci contro il tumore allo stomaco

Ad un importante convegno sui tumori dell'apparato digerente, tenutosi recentemente a San Francisco, negli Stati Uinti, è stata inserita una ricerca compiuta deall'Oncologia piacentina sulla cura del cancro allo stomaco. Nella ricerca piacentina eseguita in collaborazione con i Centri di Oncologia di Carpi (Modena) e di Brescia, sono stati riportati i risultati ottenuti utilizzando nuovi farmaci, dimostratisi già efficaci per altri tipi di tumori come quelli del colon.
In questa ricerca si è evidenziato che il tipo di cura utilizzato si è dimostrato più efficace e meglio tollerato degli schemi precedentemente in uso per tale tipo di tumore e tali dati sono stati confermati da altri studi eseguiti in altri ospedali e presentati contemporaneamente al Convegno di San Francisco. Al prof. Luigi Cavanna, responsabile dell'Unità Operativa di Oncologia medica, abbaimo chiesto un commento.

Il carcinoma dello stomaco è un tumore che viene spesso diagnosticato in fase avanzata cioè quando vi sono già metastasi e l'intervento chirurgico con intento radicale non è più possibile. In queste condizioni il trattamento chemioterapico associato o meno alla radioterapia rappresenta l'unica opzione terapeutica possibile. Tuttavia la chemioterapia basata su schemi di farmaci tradizionali presenta effetti secondari negativi e tossici per il paziente quali vomito persistente, debilitazione, stanchezza ecc. La ricerca presentata a S. Francisco ci ha molto soddisfatto e ci ripaga dei sacrifici eseguiti per arrivare a questi risultati e soprattutto sono contento perché si aprono nuovi orizzonti di cura per i nostri pazienti. Motivo di ulteriore gratificazione è l'invito a tenere una relazione sempre sulla terapia del carcinoma gastrico al Convegno nazionale che si terrà a Milano prossimamente dal titolo "Nuovi approcci nel trattamento del cancro" e che vedrà la partecipazione dei maggiori Centri Italiani di Ricerca Oncologica. Mi piace dare queste notizie visto che in questi giorni a Piacenza si dibatte molto sulla mobilità passiva, sui deficit dell'Ospedale e su altre disfunzioni ancora. Nello specifico credo sia importante da parte mia riportare alcuni dati numerici: nel 2002 nel Reparto di Medicina Oncologica ed Ematologia sono stati ricoverati 1.094 pazienti di cui 144 pazienti non piacentini e nel Day Hospital di Oncologia ed Ematologia sono stati ricoverati 1.735 pazienti di cui 139 non piacentini; nel 2003 in reparto sono stati ricoverati 1.108 pazienti di cui 149 non piacentini e nel Day Hospital sono stati ricoverati 1.769 pazienti di cui 154 non piacentini. Nel 2002, quindi il numero complessivo dei pazienti (reparto e day hospital) presi in carico è stato di 2.829 di cui 283 non piacentini (10%), mentre nel 2003 di 2.877 di cui 303 non piacentini (10.5%). Devo inoltre ricordare l'attività di trapianto di midollo osseo/cellule staminali effettuata nel 2003: 15 trapianti di tipo autologo di cui 5 su pazienti di altre regioni, 3 trapianti di tipo allogenico di cui 2 su pazienti provenienti da altre regioni. Su 18 trapianti eseguiti 7 pazienti provengono da altre regioni (39%).
È importante ricordare che il trapianto autologo è la procedura più complessa fra le procedure mediche ed il trapianto allogenico è considerata più complessa del trapianto di cuore. In termini economici un trapianto autologo ha un costo di circa 30.000 Euro ed un trapianto allogenico ha un costo di circa 60.000 Euro.
Credo sia doveroso da parte mia, anche per rispetto di tutti i pazienti che abbiamo e che avremo in cura, dei collaboratori medici ed infermieri che si impegnano a fondo nel dare un servizio sempre migliore, ricordare questi dati di attività che evidenziano come Piacenza possa essere anche un polo di attrazione e come a Piacenza si possa fare anche ricerca clinica. Non voglio trasmettere l'impressione di toni trionfalistici, la strada da percorrere è ancora molto lunga e di questo sono ben cosciente.

LUIGI CAVANNA