Giovedì 23 Gennaio 2014 - Libertà
Riflessioni sul Novecento e sull'Olocausto
Domani in Fondazione in programma il seminario dell'Isrec per le scuole superiori
piacenza - Il binario 21 della stazione centrale di Milano fu il luogo da cui, tra il gennaio e il maggio del '44, partirono gli ebrei italiani deportati ad Auschwitz, Mauthausen, Bergen Belsen, Fossoli, Bolzano. Lungo il binario 21 è nato il Memoriale della Shoah, spazio progettato dall'architetto Guido Morpurgo e inaugurato l'anno scorso, in occasione della Giornata della memoria (istituita con legge nazionale nel 2000). Dal binario 21 (un binario sotterraneo, usato nel secolo scorso normalmente per i convogli che trasportavano i pacchi postali) ogni anno parte idealmente anche Il treno per Auschwitz, iniziativa organizzata da istituzioni locali, enti pubblici, associazioni. Memoriali e viaggi sono tra gli strumenti di cui oggi ci si avvale "per non dimenticare", in un'epoca che gli storici chiamano di "post-memoria", perché anche gli ultimi testimoni sopravvissuti non ci sono più.
Su Memoriali e costruzione della memoria della Shoah nel XXI secolo intende riflettere il seminario organizzato per domani - venerdì - dall'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Piacenza, diretto dalla prof. Carla Antonini e presieduto da Fabrizio Achilli. Appuntamento dalle 9.30 alle 12.30 all'auditorium della Fondazione in via Sant'Eufemia. L'Isrec, insieme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, e con la collaborazione di Comune, Provincia e liceo Gioia, ha costruito una mattinata che intreccia riflessioni sulla storia del '900, sulla memoria del XXI secolo, sull'architettura al servizio della memoria. Tre i relatori: l'architetto Morpurgo progettista appunto del memoriale della Shoah alla stazione di Milano; Teresa Grande, sociologa dell'Università della Calabria, e Carlo Greppi, storico e guida ai campi di sterminio e di concentramento.
Si darà voce poi alle giovani generazioni: sono loro a poter Immaginare un futuro per la memoria, come suggerisce il titolo dell'intervento affidato agli studenti delle classi 3° classico A e 5° scientifico A del liceo Gioia che - guidati dalla prof. Cristina Bonelli (con l'apporto del madrelingua Luke Hess) - hanno vissuto tre viaggi significativi: ai memoriali della Shoah di Amsterdam, Berlino e Gerusalemme. «A Berlino - raccontano - abbiamo ritagliato un itinerario preciso, legato al nostro progetto sulla memoria della Shoah, che aveva già toccato Amsterdam, dove abbiamo fatto ricerca presso la Fondazione Anne Frank, grazie al contributo dell'assemblea regionale dell'Emilia Romagna». Berlino presenta ad esempio memoriali che, al pari di quello di Milano, non riempiono lo spazio di testimonianze, ma offrono spazi vuoti, di meditazione e di riflessione. Per dirla con Ferruccio De Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah: «Non si tratta di pensare un museo, ma un laboratorio del presente, un luogo dove l'intera comunità civile possa costruire una memoria collettiva e una consapevolezza individuale».
d. men.