Lunedì 27 Gennaio 2014 - Libertà
La passione come chiave di lettura
Domani il teologo Vito Mancuso presenta il suo ultimo libro
di BETTY PARABOSCHI
La passione come chiave di lettura del mondo. Parte da questo assunto il noto teologo Vito Mancuso che domani sarà ospite della Fondazione di Piacenza e Vigevano: proprio nell'Auditorium di via Sant'Eufemia infatti alle 21 il filosofo presenterà il suo ultimo libro, intitolato Il principio passione, edito da Garzanti. Il problema in particolare è l'amore, il suo posto nel mondo e nella logica che lo regge: quando si ama si rafforza il nostro essere natura oppure lo si indebolisce estinguendone la forza vitale? E' a questo quesito che Mancuso cerca di rispondere, basandosi su un assunto per il quale quando si ama mettendo la passione al servizio dell'armonia delle relazioni si raggiunge la pienezza dell'esistenza perché l'amore riproduce una più ampia logica cosmica tesa da sempre all'armonia relazionale.
Questa è la tesi espressa dal filosofo nel suo libro: tesi che fra l'altro va a toccare i fondamenti stessi del vivere e viene illustrata attraverso un confronto con le grandi tradizioni religiose, con le filosofie e con la scienza. Ricco di un ampio apparato bibliografico e capace senza sforzo apparente di spaziare dai testi sacri della religione cattolica ed ebraica alla tradizione induista, dalle cosmogonie della filosofia greca classica agli studi teologici moderni, Il principio passione offre un concentrato di pensiero filosofico e di ispirazione letteraria, vera e propria summa teologica in cui l'erudizione è un pungolo alla riflessione e può diventare fonte di ispirazione per i lettori più perplessi.
Il nodo della questione è rappresentato dalla presenza del male, della cattiveria e della sofferenza nel mondo: "Come è possibile che un Dio fonte di bene e di giustizia abbia dato origine a un mondo che evidentemente produce malattie, violenza, ingiustizia, disparità sociali e sciagure di ogni tipo? " sembra chiedersi il filosofo nella narrazione. Come si concilia una visione del mondo della quale la passione è una delle prospettive di lettura con l'universale esperienza del male? Nell'affrontare questo tema da sempre presente nel suo pensiero, Mancuso chiama sulla scena i Mostri, le Signorie cosmiche e le Potenze sataniche di cui parla la Bibbia, in una specie di corpo a corpo metafisico con le radici stesse del negativo. La soluzione a questi interrogativi va ricercata nel principio su cui si regge il mondo che è il risultato della sintesi tra il concetto di Logos, ossia l'ordine delle cose e razionalità del disegno divino, e il Caos, cioè la casualità materiale con cui percepiamo la realtà che ci circonda: questi due elementi fondanti danno vita allo spirito vitale, che è Dio dal quale ogni cosa promana e che si chiama Pathos, ossia passione.
Senza il Pathos, cioè senza aver affrontato e superato dei periodi di fatica e sofferenza, il bene non è in grado di esplicitarsi nel mondo; senza Pathos non è possibile alcuna evoluzione né progresso per l'uomo e per l'universo perché ogni essere umano viene alla luce impastato di Logos e di Caos, proprio come lo è Dio.