Mercoledì 29 Gennaio 2014 - Libertà
Arriva "Il Furioso" di Donizetti
Prove in corso al Municipale per l'opera che debutta domenica
piacenza - Al Teatro Municipale è in corso l'allestimento scenico, mentre il Coro del Municipale e i solisti fanno prove di regia, per il terzo appuntamento della stagione lirica che vede in scena Il Furioso all'Isola di San Domingo di Gaetano Donizetti.
La "prima" è in programma domenica 2 febbraio alle ore 15.30 (turno A di abbonamento), con replica martedì 4 alle ore 20.30 (turno B).
La prova aperta riservata alla scuole è invece in programma venerdì, alle ore 15.30.
Il Furioso all'Isola di San Domingo, due tempi di Jacopo Ferretti, tratto da un anonimo napoletano, a sua volta ispirato a un episodio del Don Chisciotte, fu musicato da Gaetano Donizetti, leggenda vuole in soli 14 giorni, per debuttare con vivissimo successo al Teatro Valle di Roma il 2 gennaio 1833. Nello stesso anno arrivò anche al Teatro Municipale ed ebbe solo due riprese nel 1853 e nel 1876, cosicché l'attuale messa in scena sa di novità assoluta per il pubblico d'oggi.
Il Furioso viene nella produzione donizattiana dopo il successo di Elisir d'amore e se ne possono cogliere gli echi, i rimandi inevitabili per il compositore pressato dagli impresari.
Donizetti arrivò a comporre nello stesso anno 1824 ben due opere: L'Ajo nell'imbarazzo e Emilia di Liverpool. L'odierna messa in scena è una coproduzione di Bergamo Musica Festival con l'Opera Giocosa di Savona, il Teatro Sociale di Rovigo, il Comunale di Modena, Fondazione Teatro Municipale e Teatro di Ravenna.
In campo l'Orchestra Giovanile "Cherubini" che è diretta dal maestro Giovanni Di Stefano, mentre il Coro del Municipale è guidato dal maestro Corrado Casati. La regia di Francesco Esposito si realizza con le scene del primo progetto di Lele Luzzati, a cura di Michele Olcese, e i costumi di Santuzza Calì.
Già il titolo annuncia un'insolito ruolo di folle in rocambolesca avventura. Il povero Cardenio, pazzo per amore tradito, cerca rifugio lontano, sull'"isola che non c'è", un'ipotetica San Domingo dove trova gente premurosa a cui mette paura con i suoi comportamenti. Va peggio al servo Kaidamà, preso a bastonate dal protagonista per sfogare la delusione amorosa. Si vedrà una forma di pazzia tragicomica, nell'alternanza di momenti patetici e comici. Impegnata in scena è la compagnia di canto che ha affrontato tutte le recite da Bergamo in poi. A Simone Alberghini il compito di dar espressione al personaggio aggressivo, per la prima volta in scena nell'opera lirica un baritono amoroso abbandonato nella sua follia.
Il soprano Paola Cigna arriva fresca a cantare Eleonora, la moglie causa di tanto guasto. Il tenore Francesco Marsiglia fa il buon fratello Fernando impegnato a ricondurre il folle in patria. Leonardo Galeazzi fa Bartolomeo, che, con la figlia Marcella, il mezzosoprano Marianna Vinci, cerca di dar aiuto al poveretto ospite e far cessare le sue intemperanze a danno del povero Kaidamà, ovvero il basso buffo Filippo Morace.
Il Coro del Municipale concorre con solo il reparto di voci maschili. «Siamo una ventina - commenta il maestro Casati -, rappresentiamo isolani e naufraghi. Il canto è agevole, secondo la scrittura donizettiana, con tanti interventi, che la regia sfrutta con arguzia e anche con nostro partecipato divertimento. Uno spettacolo molto colorato, da non perdere».
Gian Carlo Andreoli