Martedì 24 Dicembre 2013 - Libertà
Intense emozioni in San Donnino per Chiuri ed Ensemble Novecento tra Cage e Stravinskij
di MATTEO PRATI
L'appuntamento natalizio di Musiche nuove a Piacenza porta le insegne della Musica Sacra del ‘900. La rassegna, organizzata da associazione Novecento, Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano, prosegue il suo nobile percorso tra i meandri delle sonorità più ricercate e originali. Questa volta occhi puntati sul concetto di sacro visto in un'accezione ampia. Un concetto, come ha precisato il direttore artistico Max Marchini, declinato indugiando sull'attitudine dell'uomo contemporaneo alla ricerca costante di spiritualità e misticismo. La musica, i compositori, certi artisti rappresentano un perfetto trampolino per elevarsi e trovare la direzione. Protagonisti, per una volta, non sono stati solo la musica e i suoi deliziosi interpreti ma anche la location ha rivestito un ruolo di primo piano. Ci riferiamo alla chiesa di San Donnino, un gioiello d'arte romanica che ha spalancato, per la prima volta le sue porte, ai concerti.
Una "prima" premiata dal pubblico accorso numeroso. Un'acustica eccellente ed un'atmosfera altera e quasi onirica hanno accompagnato il viaggio musicale. In scena l'Ensemble ‘900 con la personalità del soprano Anna Maria Chiuri, Wim Janssen alla viola, Darko Jovanovic al clarinetto e al corno inglese Camillo Mozzoni. Un programma nutrito, legato a doppio filo ad alcuni dei compositori più geniali, rivoluzionati e provocatori del novecento. In equilibrio tra tonalità e atonalità. Si parte con il linguaggio complesso di Elliott Carter, uno dei più originali del nostro tempo.
Sul leggio il Canon for 3, dedicato a Igor Stravinskij: coinvolgente. Si prosegue con un suadente e malinconico John Cage e la sua Litany for the whale. Un canto intenso penetrato nella splendida tessitura canora della Chiuri. Paul Hindemith violinista e compositore è l'autore delle sonate per viola sola: Sehr langsam e Rasenders zeitmassse. L'attenzione si concentra, poi, su un "passo" di Giacinto Scelsi compositore di culto nel panorama della musica contemporanea: il raffinato Ixor (for a reed instrument) . In scaletta anche il francese Olivier Messiaen un compositore del tutto anticonvenzionale. La scelta dell'Ensemble 900 cade su Abime des oiseaux, sublime e drammatico. A seguire lo stile personalissimo di Ralph Vaughan che trae ispirazione dalle poesie di William Blake: Infant joy, The divine image, A poison tree. Si entra anche nel complesso puzzle sonoro di Stockhausen con Tierkreis (L'acquario). Le dissonanze vocali, la provocazione, l'impeto della creatività, il buio dell'insoluto. Il congedo dalla platea è caratterizzato da una partitura del compositore estone Arvo Part Spiegel im spiegel: un passaggio altissimo, trasparente, venato di speranza, accolto dagli applausi convinti del pubblico.