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Lunedì 9 Dicembre 2013 - Libertą

Con i "Wesendonck-Lieder" si chiude il ciclo "Verdi-Wagner, due geni opposti"

Stasera in Fondazione conferenza-concerto

di ANNA ANSELMI
Con la conferenza-concerto sui Wesendonck-Lieder di Richard Wagner e quattro arie da camera di Giuseppe Verdi si chiude questa sera alle 21 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant'Eufemia, 12 il ciclo dedicato a Verdi Wagner - Due geni opposti che si sono sempre ignorati, promosso dagli Amici della Lirica in concomitanza con il bicentenario della nascita dei due grandi compositori. Il tema verrą affrontato dal direttore d'orchestra Fabrizio Dorsi. A eseguire i brani sarą il soprano Adelisa Tabiadon, accompagnata al pianoforte da Gioele Muglialdo.
Docente di canto al Conservatorio Nicolini, Tabiadon ha iniziato la carriera di soprano drammatico nel 1983, incidendo per le etichette Nuova Era e Dynamic L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi, diretta da Alberto Zedda, La favorita di Gaetano Donizetti, diretta da Fabio Luisi, Alina, regina di Golconda di Gaetano Donizetti, diretta da Antonello Allemandi, Il bravo di Saverio Mercadante, diretta da Bruno Aprea. I cinque Wesendonck-Lieder furono scritti da Wagner nel 1857-58 su testi della poetessa Mathilde Wesendonck, moglie del suo mecenate Otto Wesendonck che aveva accolto in Svizzera il musicista in fuga da Dresda dopo i falliti moti del 1849. Si ritiene che Mathilde, amatissima da Wagner, sia stata l'ispiratrice per l'opera tratta da Tristano e Isotta, alcuni nuclei tematici della quale si ritrovano nei Wesendonck-Lieder. Per Verdi, consacratosi dal 1839 con Oberto conte di San Bonifacio al melodramma, la musica da camera, praticata nel periodo giovanile, rimase un saltuario interesse.

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