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Domenica 17 Novembre 2013 - Libertà

Verdi attraverso le opere della maturità

Parte domani in Fondazione ciclo di conferenze-concerto a cura della Tampa Lirica

di ANNA ANSELMI
Nel bicentenario verdiano tre conferenze-concerto all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano con in più l'appuntamento finale interamente dedicato alla musica che si terrà nella Sala del Conservatorio Nicolini: è il ciclo Giuseppe Verdi e le opere della maturità, organizzato dal Centro musicale Tampa lirica, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione del Conservatorio Nicolini. Si inizierà domani, lunedì 18 novembre, alle ore 21 all'auditorium di via Sant'Eufemia 12, con La forza del destino, della quale parlerà il musicologo Francesco Bussi, invitando all'ascolto dei brani interpretati da Svetlana Kalinichenko, soprano, Eun-Yong Park, baritono, Alberto Angeleri, tenore, accompagnati al pianoforte da Guido Galterio. Melodramma in quattro atti, La forza del destino venne rappresentata in una prima versione al Teatro Imperiale di San Pietroburgo il 10 novembre 1862, su libretto di Francesco Maria Piave, quando Verdi aveva 49 anni. La seconda stesura riveduta debuttò invece al Teatro alla Scala di Milano il 27 febbraio 1869.
Lunedì 25 novembre alle 21, sempre all'auditorium della Fondazione, toccherà a Un ballo in maschera, commentato da Fabrizio Dorsi, con brani eseguiti da: Rossella Redoglia, soprano, Marzio Giossi, baritono, Diego Cavazzini, tenore, accompagnati al pianoforte da Stefano Safina. La commissione per il melodramma tratto dal dramma Gustave III ou Le Bal masqué di Eugène Scribe fu legata in un primo momento alla richiesta del Teatro San Carlo di Napoli, che chiedeva da tempo a Verdi un nuovo lavoro. Problemi con la censura intralciarono però il corso degli eventi, con tanto di causa intentata dal teatro nei confronti del compositore ritenuto inadempiente e una querela per danni presentata a sua volta dal maestro. Dopo ulteriori cambiamenti, sarà il palco dell'Apollo di Roma ad aggiudicarsi la sospirata "prima", il 17 febbraio 1859.
Ebbe due versioni anche il Simon Boccanegra, sul quale l'attenzione si sposterà lunedì 2 dicembre alle 21 in Fondazione, con la relazione di Daniele Tomasini e l'esibizione di Giulia Lee, soprano, Valentino Salvini, baritono, Mattia Denti, basso, accompagnati al pianoforte da Nelio Pavesi. Al fiasco del 12 marzo 1857 alla Fenice di Venezia, seguì il trionfo del nuovo Boccanegra il 24 marzo 1881 alla Scala. Sei anni più tardi, il 5 febbraio 1887, sempre la Scala, accoglieva l'Otello, protagonista del concerto conclusivo giovedì 12 dicembre alle 21 al Nicolini, con Maurizio Cammi, voce recitante, Yolanta Stanelyte, soprano, Salvini, baritono, Maurizio Saltarin, tenore, ed Elio Scaravella al pianoforte.

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