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Lunedì 18 Novembre 2013 - Libertà

I mille volti della Fondazione Paladini della cultura

di FAUSTO FIORENTINI
Francesco Scaravaggi, da poco alla guida della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha già a propria disposizione anche le previsioni programmatiche per il 2014 approvate recentemente dal consiglio generale dell'istituzione. Oltre un quarto dei fondi a disposizione per il prossimo anno, in tutto 5 milioni e 500 mila euro, sono destinati alla cultura (per la precisione arte, attività e beni culturali che potranno contare sul 27 per cento dell'intera somma); il 24 per cento andrà all'educazione, all'istruzione e formazione, quindi siamo sempre nel settore della cultura a cui si potrebbe aggiungere anche il 10 per cento destinato alla ricerca scientifica e tecnologica.
«Nell'impostare il programma del prossimo anno - precisa il presidente Scaravaggi - abbiamo cercato di armonizzare le varie voci anche sulla base delle esigenze del territorio».
In questa logica un altro capitolo importante è costituito da tutto quanto può andare sotto il nome di Welfare, lo Stato sociale: 12 per cento all'assistenza agli anziani, 15 per cento alla filantropia, beneficenza e volontariato e un 11 per cento alla famiglia e valori connessi. «E' un settore in cui la domanda aumenta continuamente e pertanto chiede sempre nuove energie - commenta Scaravaggi - e per questo è stato tolto un punto, rispetto alle previsioni dell'anno in corso, all'arte e attività connesse», ma il presidente è determinato a mantenere alta la guardia per quanto riguarda l'impegno nella cultura in quanto è un valore - sintetizziamo le sue parole - che non solo con l'indotto ci porta energie economiche fresche, ma proprio nei momenti di crisi ci indica la strada per poter continuare il nostro cammino. Scaravaggi è convinto che non solo è necessario sostenere le attività collegate alla cultura, che sul nostro territorio hanno esempi importanti, ma anche sostenere l'attività di ricerca in quanto attraverso questo impegno sarà possibile conoscere meglio le nostre radici: dalle pendici della montagna piacentina alle zone rivierasche del Po. «L'avvenire della nostra comunità - commenta il presidente della Fondazione - si misura anche facendo riferimento alle conoscenze che ha del proprio passato».
Quindi l'istituzione di via Sant'Eufemia continuerà nell'impegno dell'auditorium, delle nuove pubblicazioni, di cui parliamo a parte, ma verranno anche sostenute il più possibile le molte associazioni, a volte piccole, ma ugualmente importanti, che si muovono all'interno di un progetto culturale.
Scaravaggi, che oltre ad essere un libero professionista, ha nella propria esperienza di vita anche anni dedicati all'insegnamento all'Istituto per geometri Tramello, è attento al comportamento dei giovani e sottolinea come su questo versante abbia notato una continua e profonda attenzione ai problemi culturali. In altre parole, per quanto riguarda il settore della cultura, l'attuale gestione si muoverà nella continuazione di quella precedente di Marazzi avendo cura di far sì che i suggerimenti che vengono dalla cultura in generale possano avere un'influenza benefica - e di questo il presidente è convinto - anche su quella che potremmo definire, con un termine generale, mentalità imprenditoriale dei piacentini, un settore oggi purtroppo sofferente per la crisi generale.
Inoltre sta già pensando al 2015 quando Piacenza sarà collegata in modo organico all'Expo e quindi avrà la possibilità di farsi conoscere ad un pubblico più ampio: in quell'occasione Piacenza dovrà puntare ovviamente sui propri prodotti, ma la cornice culturale entro cui saranno presentati sarà di importanza fondamentale. Quindi anche qui, in primo piano, vi è la cultura piacentina per la quale è stata istituita un'apposita commissione presieduta da Stefano Pareti e costituita da Fabrizio Garilli, Giorgio Milani e Milena Tibaldi Montenz. A questo organismo è demandata l'analisi delle esigenze culturali del territorio.

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