Venerdì 1 Novembre 2013 - Libertà
Ramo d'ulivo in Fondazione
Patrimonio, Scaravaggi accontenta Giglio: sì a revisore super partes
Erogazioni per 5,5 milioni. Limate cultura e ricerca, cresce il sociale
Ramoscello d'ulivo in Fondazione, un po' a sorpresa per la verità. Il consiglio generale che si è tenuto in via Sant'Eufemia ieri ha visto un'inedita convergenza fra il presidente Francesco Scaravaggi e il consigliere Sergio Giglio il quale - usando una metafora politica - è il capogruppo dell'opposizione. Ebbene, ieri Scaravaggi, anche nello spirito di rimuovere gli ostacoli al dialogo, ha accolto la richiesta di Giglio di scegliere un nuovo advisor (revisore) super partes per analizzare puntualmente la situazione finanziaria della Fondazione di Piacenza e Vigevano, oggetto di reiterati dubbi, sospetti e timori. Si sceglierà un soggetto ancora da individuare che goda di una fiducia condivisa. «Non ho problemi a veder certificata la situazione da un revisore esterno, teniamo tutti alla massima trasparenza, se no sembra che la Fondazione non sia una casa di vetro» è il commento di Scaravaggi sul punto.
Altro passaggio improntato alla distensione: si procederà ad un'ulteriore svalutazione in bilancio delle azioni di Banca Monte Parma (oggetto di una recente interrogazione del consigliere comunale Tommaso Foti) dopo una prima svalutazione già effettuata più di un anno fa, ma non è operazione da affrettare in relazione al fatto che i provvedimenti nazionali sul decreto di stabilità potrebbero introdurre fattori migliorativi. «Stiamo parlando di una gestione ereditata che tutti insieme si cerca di mettere a posto - riassume Scaravaggi - c'è l'intenzione di proseguire a far la svalutazione in bilancio non appena ci sono le condizioni tecniche e tra l'altro ci vuole un'autorizzazione ministeriale».
Positiva la valutazione di Giglio che conferma: «Si è ragionato e quando si ragiona le cose funzionano, il consiglio ha recepito la richiesta di procedere ad alcune svalutazioni e di trovare un nuovo advisor condiviso per proseguire la valutazione sulle minus valenze e ripartire con piano diverso».
Fin qui, le convergenze. Le divergenze sono nate invece sui due documenti proposti dal presidente sui quali cinque consiglieri dell'area-Giglio hanno espresso voto contrario, si tratta del piano programmatico previsionale pluriennale e delle percentuali di erogazione, i testi sono tuttavia stati approvati a larga maggioranza.
Il documento programmatico (ogni anno emendabile) è frutto di un disegno ereditato dalla precedente gestione per tal motivo Giglio ritiene che «non ci sia ancora stata evoluzione sulle nuove prospettive, ci vuole una visione da condividere». Da qui il voto contrario. E in quanto alle percentuali di erogazione, Scaravaggi spiega che sono stati tolti 55 mila euro dal settore-cultura («che però ha già oltre un milione di euro») e altrettanti da quello istruzione-ricerca per far convergere i primi sul settore-volontariato e filantropia e i secondi su quello della famiglia, premiando il sociale come era nelle intenzioni da sempre dichiarate dallo stesso Scaravaggi («voglio far girare la bussola sul welfare»). I tempi che viviamo parlano da soli, ma qualche malumore c'è stato nel "parlamentino". Inoltre, se è positiva la notizia che le erogazioni 2014 si mantengono sui 5 milioni e mezzo, va detto che di questi 1 milione e 700 mila euro vengono prelevati dal fondo di riserva (di 5 milioni). Operazioni per i tempi di crisi e per non diminuire le risorse da distribuire, sperando in una risalita dell'andamento dei titoli.
Patrizia Soffientini
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