Mercoledì 6 Novembre 2013 - Libertà
L'epopea del Festival di Sanremo
Il 16 novembre al President tanti cantanti per ricordare
piacenza - La Famiglia Piasinteina celebra il sessantesimo di attività, come ha ricordato il razdòr Danilo Anelli, nella presentazione avvenuta in sede, con una serie di manifestazioni e spettacoli, in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, come è già avvenuto con l'omaggio a Giuseppe Verdi nella ricorrenza del duecentesimo della nascita del compositore.
Al Teatro President, sabato 16 novembre alle ore 21 è programmato il nuovo spettacolo musicale Sanremo mon amour. Ideatori e coordinatori dell'impresa sono Fausto Fiorentini e Uccio Genovese, che intendono riproporre le canzoni che hanno avuto successo al Festival della Canzone italiana, nell'arco di tempo dai primi anni Cinquanta agli anni Sessanta del secolo scorso, per dire da Mina a Lucio Dalla.
Gli autori continuano così un percorso iniziato con i "miti della radio" (anni Trenta e Quaranta), quindi con le canzoni più popolari degli anni successivi, per arrivare ora al repertorio melodico, e non, della canzone italiana.
Lo spettacolo intende così porre in evidenza l'evoluzione dei contenuti e delle linee melodiche proposte dagli autori, attenti ad una scena della musica leggera più vasta, da testi ancora intrisi d'amori nostalgici a quelli più avveduti e impegnati a confrontarsi con il presente. Il Festival della canzone era appuntamento atteso, nei primi anni Cinquanta, a dar conto delle novità canore, orecchiabili al primo ascolto, che subito divenivano patrimonio comune, cantate dalla casalinga (direbbe Arbasino) e fischiettate dal garzone del fornaio. Per dire come cambiano i costumi, ora non canta più nessuno, non ci sono più garzoni a far le consegne con il biciclettone e le casalinghe, superstiti come le lucciole, hanno altro a cui pensare.
Compito non facile quello di mettere insieme una "compagnia di canto" di diversa espressione, in cui ricorrono nomi noti, da Mario Casella a Barbara Cortellini, poi Paolo Foanna, Marcella Genovese, Matteo Malchiodi, Giuseppe Mendola, Davide Tromby e Sara Veneziani. Il complesso musicale (tutto è rigorosamente eseguito dal vivo) conta su Marco Pollina (basso), Massimo Rossi (fisarmonica e sax), Jordi Tagliaferri (batteria), Massimo Tagliaferri (chitarra). Partecipano inoltre i danzatori Cristina e Andrea Rabbuffi.
Collaborano alla realizzazione Luciano Corbellini (fonica), Pino Bassi e Domenico Grassi (luci), Paola ribecchi (trucco). Fausto Frontini si presta come autore e presentatore, anche al pianoforte, Uccio Genovese è responsabile di scena e regia.
Gian Carlo Andreoli