Sabato 9 Novembre 2013 - Libertà

Per Expo 2015 un "festival" del buon cibo in centro città

E Trespidi: la Provincia investirà nella piazzetta a Milano

Expo 2015 come l'Eldorado. E' partita la corsa all'oro, all'irripetibile opportunità di avere turisti a Piacenza, di stringere alleanze commerciali e industriali con gente che arriverà da mezzo mondo, parlando russo o giapponese. Basta essere ben posizionati nel cono di ricaduta di Milano e del Padiglione Italia che ieri è stato presentato al Presidente Napolitano.
In piazza e dintorni Un festival del buon cibo e dei prodotti agricoli (AgriCultura?) è quanto hanno pensato a Piacenza Expo, il quartiere fieristico di Le Mose, per animare il centro storico della nostra città durante l'evento milanese, sulla falsariga del Festival del Torrone di Cremona che negli anni è esploso per fama e numero di visitatori. Ne ha fatto cenno il presidente Angelo Manfredini durante la recente audizione in commissione consiliare raccogliendo le aspettative di commercianti, albergatori, come pure coinvolgendo la facoltà di Agraria e i nostri produttori agricoli. Sarà un festival che rispecchia i temi dell'Expo 2015 ("Nutrire il pianeta") e li ribalta in saporiti assaggi delle nostre eccellenze enogastronomiche. L'idea appare gustosa e azzeccata. Ma dovrà aprirsi anche a produttori esterni per funzionare.
«Noi ci siamo» Una posizione significativa è quella del presidente della Provincia Massimo Trespidi, primo a raccogliere l'impegno di investire denaro come ente pubblico sull'acquisto di spazi nel Padiglione Italia, per mettere in vetrina Piacenza. Le categorie economiche socie dell'Ats (Associazione temporanea di scopo) che sta studiando la promozione piacentina all'Expo si chiedevano se gli enti pubblici avrebbero o no contribuito alle spese (500 mila euro una piazzetta, si spera scontabili). «La Provincia c'è e sarà in prima fila sul tema di Expo 2015 - fa sapere Trespidi da New York - per sostenere economicamente, compatibilmente con i vincoli normativi imposti agli enti locali, quest'impresa tutta piacentina. L'impegno della Provincia - spiega - sarà rivolto a sostenere la "prenotazione" della piazzetta all'interno del Padiglione Italia: è l'unica strategia adeguata ed efficace. Altre soluzioni sarebbero un errore». E qui la posizione di Trespidi diverge rispetto a quella espressa dal Comune a favore del meno costoso ufficio di rappresentanza nel Padiglione. Si vedrà. Questi temi saranno trattati nel corso del prossimo Consiglio di indirizzo della Ats (composto da Provincia, Comune di Piacenza, Camera di Commercio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Università Cattolica, Politecnico e Piacenza Expo). «Intendo convocarlo per la prossima settimana. La riunione servirà a definire la posizione di Piacenza rispetto al contributo necessario a sostenere la presenza del sistema locale all'Expo di Milano» informa Trespidi.
Eventi satellite Tornando alle idee che avanzano, Piacenza Expo - che sarà il braccio operativo della Ats - ne ha messe in fila diverse per eventi satellite proiettati sul 2015.
Vediamole in sintesi. Le mostra Tomato World ad ottobre 2015 vorrebbe essere punto di incontro a livello internazionale sul pomodoro, con una o più aree allestite anche a Piacenza-città improntate a scelte estetiche, architettoniche e di comunicazione visiva dedicate al rosso frutto, che rimanda a pizze, bruschette, a un ventaglio di altre succulente combinazioni mediterranee.
Poi ci sono nell'agenda altri progetti: 1) la mostra antologica sul pomodoro da industria, con una scenografia di grande impatto visivo; 2) un "campo catalogo", vero e proprio campo di coltivazione da 4mila mq dove ricevere visitatori da aprile a settembre per mostrare la coltivazione; 3) percorsi di educazione alimentare; 4) serate a tema ("Rosso di sera"). Rosso ovunque.

Patrizia Soffientini patrizia.soffientini@libero.it