Martedì 3 Maggio 2005 - Libertà
Gerberto, da abate di Bobbio a papa
Presentati gli atti del convegno dell'11 settembre 2004
Il volume Studia V, raccolta degli Atti del convegno "Gerberto d'Aurillac - Silvestro II, linee per una sintesi", è stato presentato ieri pomeriggio al pubblico all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con un convegno che si svolgerà, per l'occasione, sotto l'egida del Consiglio Pontificio per la Cultura. A coordinare l'incontro è stato l'avvocato Danilo Biancospino, direttore responsabile di Archivum Bobiense, rivista che ha curato l'edizione di Studia, giunta alla quinta edizione. A seguire, è intervenuto il professor Pierre Racine, dell'università di Strasburgo, con "Il Convegno Bobbiese su Gerberto d'Aurillac". A seguire è stato il professor Flavio G. Nuvolone, dell'università di Friburgo, direttore scientifico della rivista, con "I numeri Indo-Arabi fanno problema?". Ha terminato il convegno il professor Costantino Sigismondi, della università La Sapienza di Roma, con "Approccio didattico dell'astronomia di Gerberto". "Se talvolta possiamo esitare quanto a qualche dettaglio della biografia di Gerberto, quali la data del suo arrivo come abate nel monastero di San Colombano di Bobbio, o il contenuto della sua predicazione liturgica nell'assemblea monastica, della quale nulla c'è rimasto, la specifica insistenza con la quale Bobbio si è assunta il compito di rievocarne la memoria ed analizzarne le opere è indubbia, e la accredita come sede privilegiata di questa attenzione fin dal Gerberti Symposium del 1983. Il congresso del 2000, particolarmente denso di studi e sfociato in un volume della collezione Archivum Bobiense Studia, il IV, ha stabilito un'altra pietra miliare di questi studi consacrati al grande alverniate e l'Università Cattolica di Milano era stata allora onorata di potersi associare alla rivista Archivum Bobiense nella organizzazione e nella conduzione del consesso scientifico", si legge nella prefazione del volume, curata dal professor Giorgio Picasso, preside della Facoltà di lettere e filosofia della Università Cattolica di Milano. Nel volume sono raccolti tutti gli interventi degli eminenti studiosi intervenuti, l'11 settembre dello scorso anno al nuovo colloquio "di sintesi" organizzato dalla rivista Archivum: si trattava infatti, stavolta, di schizzare delle "linee per una sintesi". Durante il convegno bobbiese, è stata esaminata l'attività pontificia di Gerberto, quale Silvestro II, per poi passare al vaglio la gestione abbaziale di Bobbio e quella arcivescovile e pastorale di Reims. Ma vi si alternavano una sintesi riguardante Gerberto come uomo di scienza, una quale "musico", ed una terza quale "astrologo". Nel volume presentato ieri sono quindi contenute le relazioni del professor Pierre Riché, con "Il Papa Silvestro II"; il professor Pierre Racine, "Gerberto di fronte alla società feudale: i Pallavicino"; il professor Emmanuel Poulle, "Gerberto, le scienze e l'astrolabio"; il professor Patrick Demouy, "Gerbert archevêque de Reims"; il professor Flavio G. Nuvolone, "Gerberto e la musica"; il professor David Juste, "Gerbert astrologue et nécromancien"; il professor Flavio G. Nuvolone, "L'abate Gerberto e la cultura: un cristiano?"; il prof. Bertrand Fauvarque, "Le relaziessorni tra Gerberto e Ottone III".
PAOLO CARINI