Venerdì 8 Novembre 2013 - Libertà

Quei modelli matematici che risolvono i nostri problemi

"Mercoledì della scienza" con il prof. Colombo

Per i "Mercoledì della scienza", organizzati dall'associazione "Amici del liceo Respighi" e dal "Dipartimento di matematica e fisica" del liceo, all'auditorium della Fondazione la curatrice, Teresa Rulfi Sichel, ha invitato Rinaldo M. Colombo, docente all'Università degli studi di Brescia, dipartimento di ingegneria. Il relatore ha illustrato "Equazioni e modelli ovvero astrazione e concretezza in matematica", moderatori Rulfi Sichel e, in rappresentanza dell'associazione "Amici del liceo Respighi", Cesare Parenti.
I modelli matematici possono, a prima vista, apparire complicatissime costruzioni teoriche applicate nei più disparati settori della nostra realtà. Ma, oggi e sempre più, ci soccorrono i computer capaci - nei e con i loro avveniristici programmi - di elaborare modelli di comportamento affidabilissimi. E proprio queste applicazioni possono costituire la soluzione ideale a molti nostri problemi, la declinazione perfetta per affrontare al meglio certe situazioni. «Il mio scopo - ci ha detto Colombo - è convincere i presenti di quanto sia concreta l'irragionevole efficacia della matematica non nonostante ma grazie all'intrinseca astrazione di molti modelli». Intanto, proiettati sullo schermo, scorrevano gli argomenti-cardine della conferenza: definizione di limite; definizione di derivata; paradosso di Braess; equazioni differenziali … Altri approfondimenti riguardano la "crowd dynamics" cioè per Colombo «come si muovono gruppi di persone in, per esempio, una sala delle conferenze per determinare il tempo di evacuazione. Certe equazioni descrivono il moto di queste persone. Il calcolatore esegue, basta che vengano inserite le equazioni».
Infine secondo Colombo «nell'interazione individuo-gruppo ricordiamo il contributo del cane da pastore per controllare un gregge. E poi ancora si potrebbe parlare del pifferaio magico o della battaglia di Azincourt (1415) dove i francesi, in forte superiorità numerica ma maldisposti, furono sconfitti e massacrati dagli Inglesi».

Fabio Bianchi