Domenica 10 Novembre 2013 - Libertà
Pulcheria, trionfa la creatività in rosa
In 50 al "laboratorio" di Silva Tiranti e Nadia Lattuada per imparare a scrivere dei propri "giardini interiori"
«Creatività vuol dire saper usare tutti e due gli emisferi, dalla parte emozionale a quella razionale e viceversa, in una sorta di danza che noi donne sappiamo fare molto bene». L'edizione 2013 de' I Giorni di Pulcheria "La mente delle donne" si è aperta ieri con il laboratorio di autobiografia tenuto da Silva Tiranti e Nadia Lattuada all'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. In sala una cinquantina di persone (fra cui solo due uomini e due donne provenienti addirittura da Venezia) e il consigliere comunale Maria Lucia Girometta. Il laboratorio, dal titolo "La creatività è femmina. Le potenzialità del cervello femminile", ha lavorato in particolare sui cosiddetti giardini interiori «Scrivete dei vostri giardini interiori, di quei luoghi mentali della vostra vita in cui sapete di stare bene. È arrivato il momento di rendersi conto che noi donne dedichiamo a noi stesse sempre troppo poco tempo. Se riusciremo a ritrovare i nostri giardini interiori allora saremo in grado di superare i momenti di stress». Elemento chiave per raggiungere questi luoghi della mente, la creatività, dote femminile per eccellenza anche se spesso repressa, almeno secondo le esperte, da una società maschilista: «La creatività è sempre stata una prerogativa riservata a pochi eletti ed in particolare agli uomini. Le donne hanno sempre dovuto usare la creatività per risolvere problemi pratici anche e soprattutto per gli uomini. Esistono pochi esempi di donne nell'arte, dietro grandi artisti maschi stanno sempre grandi donne». Le due esperte, entrambe formate alla Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, hanno chiesto ai partecipanti di scrivere i propri giardini interiori utilizzando il metodo della scrittura automatica: «Parliamo di un metodo inventato dai surrealisti che lascia fluire le idee, le frasi e i pensieri in modo libero. Non fermatevi a correggere, scrivete. Se riuscirete a fare vostra questa scrittura, vuol dire che sarete riuscite ad abbassare il censore, la vostra mente andrà più veloce della vostra penna». Davvero interessante e sorprendente nel suo finale, il corto proiettato ad inizio laboratorio da Tiranti e Lattuada: «Emy Miller è l'esemplificazione del concetto di creatività che non significa fantasia e non è soltanto una produzione di idee, ma piuttosto la capacità di saper usare entrambi gli emisferi per arrivare alla soluzione di un problema uscendo fuori dagli schemi». Le due esperte, a Pulcheria per il terzo anno, hanno chiuso il laboratorio affidando a tutti i presenti un compito a casa: «Si tratta di un compito che andrebbe svolto ogni mattina e si chiama "Cambia le parole che ti dici". Le donne dovrebbero smettere di preoccuparsi sempre degli altri e trovare dei momenti per loro stesse, momenti di pace mentale che permettono di sentirsi bene e ritrovare le potenzialità del proprio cervello. La scrittura autobiografica aiuta molto in questo senso e permette di ritrovare il benessere psicofisico».
Nicoletta Novara