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Giovedì 31 Ottobre 2013 - Libertà

Fondazione, Foti: far luce sulle azioni Monte Parma

Interrogazione del consigliere comunale
«Le quote valgono sempre meno»

Fondazione e azioni di Banca Monte Parma: il consigliere comunale Tommaso Foti (Fratelli d'Italia), sempre vigile su quanto avviene in via Sant'Eufemia, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta alla giunta dove chiede - attraverso i consiglieri designati dal Comune - che si valuti una possibile ulteriore svalutazione in bilancio delle azioni Monte Parma, facendo luce anche sui patti di sindacato.
Foti ricostruisce così la vicenda-Monte Parma: nell'ottobre del 2008 la Fondazione acquista 420mila azioni di Banca Monte Parma (pari al 15% del capitale) al prezzo unitario di 144,09 euro per azione, con una spesa complessiva di 60.517.800 milioni di euro; nel febbraio 2009 la Fondazione acquisisce - prosegue l'interrogazione - altre 84mila azioni (pari al 3% del capitale) al prezzo di euro 12.103.560 milioni euro arrivando a possedere 504mila azioni pari al 18% del capitale Monte Parma per una spesa complessiva di 72.621.360 milioni di euro.
Nle luglio 2011, nell'imminenza dell'acquisizione della maggioranza del capitale di Banca Monte Parma da parte di Banca Intesa, la Fondazione cede 78mila azioni, incassando 11.239.020 milioni di euro, senza perdita alcuna - afferma Foti - essendo avvenuta la cessione a prezzo di carico; nel 2012 la Fondazione partecipa all'aumento di capitale di Banca Monte Parma e sottoscrive 722 mila azioni, con un esborso pari a 15.617.314 euro, portando la sua quota al 10 per cento; ad oggi, dunque, la Fondazione detiene 1.148.021 azioni per le quali ha sostenuto un esborso complessivo di 76.999.654 milioni.
Al giugno di quest'anno il valore di Banca Monte Parma è stimato 207.861.000 milioni, si fa notare, e già alla fine del 2011 il valore della partecipazione detenuta dalla Fondazione venne svalutato di 25 milioni di euro. Ora Foti chiede se il Comune non ritenga «doveroso» impartire opportune «direttive» ai rappresentanti del Comune di Piacenza all'interno del consiglio generale della Fondazione, affinché costoro richiedano, «quanto meno a titolo prudenziale, che si provveda a un'ulteriore svalutazione del valore della partecipazione detenuta dalla Fondazione in Banca Monte Parma». E ancora, Foti sollecita ad accertare se nel corso dei precedenti anni la Fondazione abbia stipulato con altri soci di Banca Monte Parma un patto di sindacato. In questo caso, chiede di conoscerne «i contenuti e le possibilità operative che lo stesso consentiva, anche alla luce delle disposizioni dettate dallo Statuto di Banca Monte Parma».

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