Mercoledì 2 Ottobre 2013 - Libertà
Il Comune trova casa ai profughi e stanzia 25mila euro
Per nove mesi i 25 nordafricani ospitati in cinque alloggi privati: versano contributi mensili di 30-50 euro
Dopo mesi di tensioni, polemiche e confronti sembra arrivata finalmente la soluzione per la questione profughi che tanto ha agitato Piacenza. Anche in questo caso, però, le polemiche politiche sembrano in agguato.
I 25 nordafricani che ormai da settimane sono sistemati all'ex Quartiere 2, dopo essere stati sgomberati dal Ferrhotel, avranno una casa. Il Comune, in collaborazione con Fondazione Caritas, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Mondo aperto e Agenzia per l'affitto, ha individuato 5 appartamenti in varie zone della città in cui gli stranieri saranno ospitati per un tempo massimo di 9 mesi, non prolungabili.
«Non si tratta in alcun modo di alloggi Acer - spiega il sindaco Paolo Dosi - ma di case private, trovate con il normale meccanismo dell'Agenzia per l'affitto. Il Comune spenderà 25mila euro: 10mila euro imputati sul bilancio 2013 e 15mila in quello 2014, mentre ai profughi chiederemo un contributo mensile di 50 euro per chi lavora e di 30 euro a chi è disoccupato. Contemporaneamente si impegneranno per lavori di utilità sociale per la nostra comunità e seguiranno un percorso di formazione professionale e un corso di italiano».
Il primo cittadino prova a smorzare sul nascere le possibili polemiche: «Non potevamo ignorare un problema umano e umanitario così serio, abbiamo deciso di non evitarlo, anche alla luce della situazione generale di difficoltà per queste persone e visto che tutte sono arrivate qui con status particolari, vale a dire profughi, rifugiati o richiedenti asilo».
La questione era esplosa a inizio luglio, quando le forze dell'ordine avevano sgomberato il Ferrhotel della stazione, lasciando in mezzo alla strada gli stranieri che ci vivevano abusivamente dopo la fine dell'emergenza Nord Africa. Quasi nessuno aveva un lavoro, né la possibilità di mantenersi autonomamente, figurarsi di pagare un affitto.
Una trentina di persone, compresi coloro che nulla c'entravano con quella emergenza, aveva manifestato per le vie della città e in consiglio comunale, passando anche una notte accampata sotto Palazzo Mercanti.
Il Comune li aveva quindi sistemati provvisoriamente all'ex Quartiere 2, i profughi avevano anche dato vita a una loro associazione, chiamata "Freedom&Justice" (Libertà e giustizia, ndr).
Dopo settimane di confronti e lavoro sotterraneo, l'amministrazione ha quindi trovato una soluzione provvisoria. «Si tratta di un caso eccezionale - ha concluso Dosi - e anche in questo caso ci siamo fatti carico di impegni che spettano ad altri livelli di governo».
Michele Rancati