Venerdì 4 Ottobre 2013 - Libertà
Con i batarò il teatro fa festa in via Santa Franca
Folla per l'anteprima del festival con le squisitezze gastronomiche della Valtidone
Non vogliamo certo tornare al tempo in cui nei palchetti si banchettava lautamente in barba a ciò che accadeva in scena. Ma sentiamo l'esigenza di svincolarci da quell'approccio distorto al teatro che ha trasformato l'esperienza fruitiva in qualcosa di asettico e ingessato che poco ha a che vedere con la sua funzione sociale. Ben vengano, allora, iniziative come la festa di apertura del festival di teatro contemporaneo L'altra scena - voluta da Teatro Gioco Vita e in particolare dal direttore Diego Maj e dal figlio Jacopo, curatore della rassegna - che per il terzo anno ha cambiato il volto di via Santa Franca.
Nella strada chiusa al traffico c'era un'infilata di tavoli e panche all'ombra del forno a legna dell'associazione Amici di Roccapulzana, che hanno sfornato più di 800 batarò, quella specie di calzone, tipico della Valtidone, farcito con prosciutto, pancetta o gorgonzola. Sorseggiare vini dei nostri colli gustando questa leccornìa è una panacea per il gusto ma anche un modo sano per stare insieme. Per ridare un senso alla parola collettività. Il teatro unisce, ma se trovate così possono dargli una mano in questa missione oggi così difficile (nella quale Gioco Vita sembra riuscire sempre meglio) c'è da rallegrarsi.
In strada c'erano centinaia di persone. E chissà che qualcuno, attirato stavolta dal convivio, non si possa trasformare in un nuovo potenziale spettatore. C'erano i volti delle istituzioni - abbiamo scorto l'assessore alla cultura Tiziana Albasi e l'ex sindaco Stefano Pareti, ora nel direttivo della Fondazione di Piacenza e Vigevano - e il gruppo portante dell'associazione Amici di Teatro Gioco Vita, il nostro direttore Gaetano Rizzuto, i macchinisti e lo staff del teatro, le maschere agghindate con parrucche fotoniche e molti spettatori di ogni età ed estrazione, tra cui tantissimi ragazzi. Uno spaccato raro, di quelli che sarebbe bello vivere più spesso.
A proposito di giovani, grande partecipazione hanno avuto gli incontri curati da Chiara Merli per il progetto InFormazione Teatrale. Alle 19, al Teatro Gioia, dove è stato presentato Giù e si è illustrato il cartellone del festival, appuntamento pubblico cui hanno preso parte anche parecchi spettatori curiosi, si è radunata un'ottantina di ragazzi in arrivo dal Liceo "Gioia", tre sezioni che hanno poi incontrato anche la compagnia al termine della rappresentazione al Filo: la 2° Scientifico C accompagnata dalla prof. Elisabetta Peruzzi, la 3° Classico C con la docente Paola Gozzi e la 3° Scientifico D con l'insegnante Maria Augusta Schippisi.
p. s.