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Sabato 5 Ottobre 2013 - Libertà

La Fondazione licenzia il direttore, che fa causa

L'avvocato: contestato un comportamento per cui era stato autorizzato. Scaravaggi: spiegherò tutto al consiglio generale

La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha licenziato il suo direttore Massimo Sbordi per giusta causa. Ne nascerà un contenzioso legale perché Sbordi ha impugnato il licenziamento e a giorni verrà depositato l'atto da parte del suo avvocato Roberto Livatino, si va a una causa davanti al giudice del lavoro Giovanni Picciau.
La voce, rilanciata in Consiglio comunale dal consigliere Tommaso Foti, trova conferma ufficiale. La lettera di licenziamento porta la data del 1° di ottobre ed è arrivata giovedì, alla scadenza dei termini della contestazione formale mossa a Sbordi. Il motivo? Circolano indiscrezioni su un trasferimento di titoli a una banca che li avrebbe dovuti valutare, operazione che sarebbe stata sottoscritta dal presidente e in un secondo tempo annullata, ma data la delicatezza del caso i dettagli si conosceranno in fase di dibattimento. O forse ancor prima, perché il presidente della Fondazione, Francesco Scaravaggi, ha convocato per il 14 ottobre il consiglio generale. Richiesto di un commento, Scaravaggi sceglie il silenzio stampa e si limita infatti a dire: «Intendo spiegare la situazione anzitutto e per primi ai miei organi istituzionali, per questo ho convocato il consiglio generale».
Qualcosa di più si apprende dall'avvocato di Sbordi. «Il dottor Sbordi - afferma Livatino - è stato licenziato per giusta causa, gli è stato contestato disciplinarmente un comportamento in realtà legittimo e sul quale aveva chiesto un'autorizzazione specifica al presidente della Fondazione che l'ha rilasciata, quindi il dottor Sbordi ha agito in conformità delle indicazioni del presidente, legale rappresentante della Fondazione».
Il «pieno consenso» del presidente, secondo il legale, sarebbe un elemento oggettivo che risulta dalla lettera di contestazione disciplinare inviata a Sbordi subito prima del licenziamento, dove si dice che Sbordi «avrebbe carpito la buona fede» del presidente. Una posizione contestata dall'ormai ex direttore: «Noi impugneremo il licenziamento e instaureremo giudizio davanti al giudice del lavoro. Non solo, chiederemo l'accertamento della qualifica di dirigente, il dottor Sbordi è sempre stato qualificato come direttore generale e gli sono state attribuite mansioni di direttore generale, ma era inquadrato e pagato come "quadro"».
Si profila una causa sulle retribuzioni. Il direttore fu assunto nel 2006 dall'ex presidente Giacomo Marazzi, prendendo le consegne da Alessandro Lunati. Sbordi, 55 anni, è ragioniere con specializzazione in Bocconi, ha lavorato alla Cassa di Risparmio di Piacenza e a Milano in due istituti di credito, ricoprendo anche il ruolo di vice-direttore.
Un licenziamento che, in una piccola struttura privata di pochi dipendenti ad un cambio di governance può essere fisiologico, essendo legato ad aspetti fiduciari, si è trasformato in qualcosa di ben più complicato nel caso specifico.

Patrizia Soffientini patrizia.soffientini@liberta.it

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