Mercoledì 9 Ottobre 2013 - Libertà
«Orgogliosi che Rossi faccia parte della squadra»
Trespidi e Dosi ricordano l'impegno del fisico piacentino nel prestigioso progetto
piacenza - Soddisfazione anche a Piacenza per il Nobel della Fisica ai padri del bosone di Higgs che attesta l'impegno e la professionalità dell'intero staff che in questi anni ha seguito gli esperimenti svoltisi al Cern di Ginevra di cui è stato protagonista anche il piacentino Lucio Rossi in qualità di responsabile dei magneti superconduttori durante il progetto LHC.
«Condivido - ha sottolineato il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi - con Lucio Rossi la gioia per l'assegnazione del premio Nobel per la Fisica 2013 alla scoperta del bosone di Higgs, la particella grazie alla quale esiste la massa. Al piacentino Rossi vanno i complimenti per la realizzazione al Cern di Ginevra del progetto Lhc, che ha consentito al belga Francois Englert e al britannico Peter W. Higgs - i due vincitori del Nobel - di concretizzare la prestigiosa scoperta».
«Lucio Rossi - ha proseguito Trespidi - è stato indicato da me personalmente all'interno del Consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano come personalità di chiara fama. Il successo odierno conferma l'altissimo valore del ricercatore e fisico piacentino: il suo impegno rende orgogliosa l'intera comunità locale».
Sulla stessa lunghezza d'onda le parole del sindaco di Piacenza Paolo Dosi.
«C'è anche un po' di Piacenza, in questo premio Nobel attribuito a Englert e a Higgs. - Siamo orgogliosi che il fisico Lucio Rossi faccia parte della prestigiosa squadra che ha reso possibile la scoperta del bosone di Higgs, consentendo ai due scienziati di ottenere il massimo riconoscimento della comunità scientifica internazionale» ha afferma il sindaco che, impegnato a Bruxelles, ha appreso la bella notizia e ha voluto diramare la nota nella quale esprime le più vive felicitazioni alla comunità del Cern e a Lucio Rossi in particolare.
Il bosone di Higgs previsto nel 1964 da Francois Englert e da Peter Higgs e premiato con il Nobel per la Fisica è una particella molto speciale perchè grazie ad essa tutto ciò che esiste, dai fiori ai pianeti, ha una massa. Senza la massa non esisterebbero oggetti, ma solo singole particelle che si muovono alla velocità della luce. In pratica, senza il bosone di Higgs niente del mondo che conosciamo potrebbe esistere, compresi gli esseri umani.
Per questo il bosone di Higgs è considerato il cardine della teoria di riferimento della fisica contemporanea, chiamata Modello Standard. Quest'ultimo è una sorta di catalogo di tutti gli ingredienti fondamentali dell'universo come lo conosciamo: comprende 12 particelle elementari organizzate in due famiglie (quark e leptoni) e una famiglia di altre 12 particelle, che sono i messaggeri delle tre forze della natura che agiscono nell'infinitamente piccolo (chiamate forza elettromagnetica, forte e debole). Tutti questi componenti della materia sarebbero inanimati senza una massa: è il bosone di Higgs che li fa interagire e aggregare. È stato inseguito per quasi 50 anni, fino a diventare una leggenda della fisica ed è stato anche etichettato come la «particella di Dio».