Giovedì 10 Ottobre 2013 - Libertà
Nel corso del convegno verrà presentato anche un volume sulla Cattedrale e sul vicino Palazzo Vescovile
Nel corso del convegno verrà presentato anche un volume sulla Cattedrale e sul vicino Palazzo Vescovile. L'opera è a cura dell'Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della diocesi di Piacenza - Bobbio e si avvale del contributo di diversi studiosi. La prefazione è del vescovo mons. Gianni Ambrosio, mentre la premessa è di Manuel Ferrari. Per la realizzazione importante è stato l'apporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Banca di Piacenza.
Una prima sezione è dedicata alla cattedrale: l'analisi dell'edificio è di Francesca Bersani mentre mons. Domenico Ponzini parla del battistero paleocristiano della cattedrale; lo stesso studioso si sofferma sulle sculture delle chiavi di volta dei matronei mentre Susanna Pighi passa in rassegna le pitture murali tra Medioevo ed Età moderna; Daniela Costa analizza i restauri e le decorazioni tra Otto e Novecento.
Una seconda sezione è dedicata al catalogo delle opere attraverso specifiche schede: intervengono Domenico Ponzini (lapidi, monumenti sepolcrali ed iscrizioni); Susanna Pighi (tesori della cattedrale) e poi l'intero settore catalogazione dell'ufficio per il patrimonio tessile.
Del Palazzo Vescovile si interessa Manuel Ferrari mentre Susanna Pighi torna per analizzare le opere contenute nell'edificio. A questi testi, tutti molto accurati, si aggiunge un apparato fotografico di alto livello.
Non vogliamo disconoscere i meriti degli studiosi che finora si sono interessati della cattedrale. Ricordiamo il volume di mons. Luigi Tagliaferri del 1964 "Il Duomo di Piacenza, arte storia costume"; gli atti del convegno di studi storici in occasione dell'850° anniversario della fondazione della Cattedrale di Piacenza (1975); le "Meditazioni sulla cattedrale" di mons. Luciano Monari (Berti 2000); "Il Duomo di Piacenza. Itinerario storico-artistico" di mons. Domenico Ponzini "Tep 1988" e la guida di Tiziano Fermi del 2006. Come dicevamo, tutti contributi importanti, anche se alcuni datati o introvabili come quello di mons. Tagliaferri.
Quello che sta per essere presentato al pubblico ha, però, il pregio di avvalersi degli ultimi contributi che, sulla nostra "chiesa madre", ci vengono dal mondo degli studi. Si avvale, inoltre, di una grafica moderna arricchita da un vasto apparato iconografico che si deve ai tecnici dell'Ufficio diocesano per i beni culturali.
Sul significato di questa pubblicazione importanti ci sembrano alcune considerazioni iniziali di mons. Gianni Ambrosio. Dopo aver sottolineato la necessità per la nostra società di richiamare i simboli del suo passato, che sono soprattutto religiosi e cristiani, il Vescovo precisa che "le cattedrali sono tra i più importanti di questi simboli, tra i più ricchi di densità figurativa analogica, veri e propri monumenti rappresentativi della nostra identità storica e culturale, che ci istruiscono sul nostro passato e ci aiutano a dare un senso al nostro futuro".
F. F.