Lunedì 14 Ottobre 2013 - Libertà
Il "bel teatro" dei tempi migliori
Unanimi i consensi per tutti i protagonisti dell'evento
di GIAN CARLO ANDREOLI
C'è qualcosa di nuovo, anzi d'antico, al Teatro Municipale, così si può sintetizzare la bella riuscita dell'edizione di Luisa Miller, in apertura della Stagione Lirica, a celebrare il grande Verdi, ricorrendo il bicentenario della nascita. Di nuovo l'Orchestra Giovanile "Cherubini", voluta dal maestro Riccardo Muti e puntualmente diretta per l'occasione dal maestro Donato Renzetti, a sostegno di una compagnia di canto di giovani debuttanti, selezionati ed ammessi alla Scuola dell'Opera Italiana, sostenuta da Fondazione Teatri, in collaborazione con il Comune di Busseto, la Regiome Emilia Romagna e il Ministero Spettacolo e diretta dal maestro Leo Nucci, che dell'opera di Verdi è grande interprete.
D'antico, un convinto ritorno alla messa in scena con lo scenario dipinto, ideato e realizzato da Rinaldo Rinaldi, con i costumi scelti da Alberto Spiazzi, senza stravolgimenti e/o forzature del sottotesto. Il maestro Nucci, responsabile della messa in scena con Salvo Piro, ha più volte ribadito che il vero regista è Verdi, a indicare le giuste pause, persino il gesto. "Bel teatro" dei tempi migliori, in un crescendo d'applausi anche a scena aperta ai protagonisti della drammatica vicenda. Unanimi i consensi nel lungo applauso finale, al Coro del Municipale diretto dal maestro Corrado Casati, e a tutti i protagonisti dell'evento, macchinisti compresi, facitori dei cambi di scena a vista, con le belle luci di Claudio Schmid.
Bello incontrare giovani che assicurano il futuro dell'opera lirica. In loggione si ritrova l'impressione più spontanea. Anna De Crema, Sara Rebecchi e Stefano Guagnini, spettatori non occasionali, votano un bel "sette più" ai cantanti, apprezzata anche la possibilità di seguire il testo nei sovratitoli proiettati. Valentina Pinnisi e Mariella Franci sono decisamente per la bella "Luisina", giovane, fresca amante e sfortunata. Un bel gruppo di filolirici del Circolo "Marchetti" di Fidenza è capitanato dall'esperta Giuseppina Miraloppi che a nome di tutti elogia i giovani cantanti, con qualche riserva per l'orchestra, «ch'la ciocca» a coprire le voci. Poi gli immancabili confronti con debuttanti d'altri tempi che non è il caso di fare, ogni evento sta a sé.
Scendendo di piano, Paolo Buscarini esprime soddisfatta sorpresa di vedere inaspettati interpreti dalla Corea, Mansoo Kim Miller, dalla Cina Junhua Hao Federica, dal Kazakistan Medet Chotabayev Rodolfo, nel bell'allestimento, con cambi di scena che hanno del magico. In platea, il noto conduttore televisivo di Elisir e a sua volta regista d'opera lirica, Michele Mirabella. «Sono un ammiratore incondizionato del maestro Giuseppe Verdi, dice, il più grande in assoluto. Faccio mie le parole di Riccardo Muti: "Verdi un artista donato al mondo". Mi interessa l'esperimento ben riuscito, un esempio da seguire».
Carlo Loranzi, neo presidente di Tampa Lirica, saluta l'evento «nel solco della tradizione del nostro teatro, di portare giovani artisti al debutto. Va anche detto - precisa Loranzi - che non è gioco allo sbaraglio, ma operazione assistita da fior di maestri, dal direttore Donato Renzetti e dal maestro di canto Leo Nucci». Gli fa eco Pierluigi De Lorenzi: «Grande Verdi, un mare di musica coinvolgente».