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Martedì 15 Ottobre 2013 - Libertà

«Questo giovane cast possiede talento»

Il direttore d'orchestra Renzetti su "Luisa Miller": andremo in scena con alcuni cambi di interpreti

di GIAN CARLO ANDREOLI
"Luisa Miller, melodramma tragico di Salvatore Cammarano, dal dramma di Schiller Kabale und Liebe, musica di Giuseppe Verdi, nella ricorrenza del bicentenario della nascita del compositore, per la Stagione lirica del Teatro Municipale, si replica questa sera (ore 20,30, turno B), pronta poi a partire per i Teatri di Ferrara e Ravenna partecipi della produzione. La nuova edizione è affidata ai giovani selezionati della Scuola dell'Opera italiana, sostenuta da Fondazione dei Teatri, dal Comune di Busseto, dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero dello spettacolo. Il maestro Leo Nucci si è adoperato con entusiasmo a mettere in scena, con Salvo Piro, il melodramma tragico, ritenuto anello di congiunzione tra le prime esperienze e la piena maturità espressiva del Compositore. Verdi scava nella psicologia dei personaggi per farne quasi un dramma borghese. Questa sera la compagnia di canto si rinnova con Vincenzo Costanzo come "Rodolfo", Tamta Tarieli "Federica", Costantino Finucci "Wurm", Byunghyuk Choi "Miller", Samantha Sapienza "Luisa",. Confermati Gianluca Lentini "Conte di Walter", Renata Campanella "Laura"e Bruno Nogara "un contadino". Il Coro del teatro Municipale è diretto dal maestro Corrado Casati, l'impianto scenico è ideato e dipinto da Rinaldo Rinaldi con Maria Grazia Cernetti, le luci sono di Claudio Schmid. L'Orchestra giovanile "Cherubini", voluta da Riccardo Muti, è diretta dal maestro Donato Renzetti.
«E' sempre un piacere tornare in questo bel teatro - dice il maestro -, mi ritrovo a dirigere un'orchestra composta da giovani professionisti, il che mi riporta alle esperienze di insegnamento di esercitazioni orchestrali al conservatorio "Nicolini", allora diretto dal maestro Giuseppe Zanaboni. Diversi allievi li ritrovai poi in orchestra nelle varie occasioni, per un docente è gratificante. E' questo il nostro impegno, dare occasione ai giovani, investire su di loro. Un tempo - ricorda il maestro - erano attivi i teatri di provincia, palestra per i giovani cantanti, ora tutto è cambiato, ma la crisi la si può leggere anche in positivo a rompere con lo stars system. Il risparmio si impone come opportunità per continuare a sostenere la nostra tradizione musicale. Ho avuto la possibilità di fruire dell'insegnamento del maestro Votto, ho lavorato accanto a maestri come Gavazzeni, è giusto restituire a questi giovani il frutto di tanta esperienza. Non occorre solo la voce, la tecnica, bisogna comprendere il senso complessivo dell'opera, rendere il personaggio stando in scena in modo coerente, e ancora capire di non aver fretta d'arrivare. Il successo di una sera fortunata non deve illudere d'essere arrivati».
Luisa Miller è un'opera adatta a giovani debuttanti? «Bisogna che il pubblico sia disponibile ad accogliere questi giovani, questa è terra di grandi voci, non bisogna fare confronti. L'Orchestra giovanile "Cherubini" è un complesso di prim'ordine, il Coro del teatro Municipale ha professionalità. Verdi, con Luisa Miller si concentra sui personaggi, influenzato certamente dalle esperienze francesi, è tutto più raffinato. Per questo è importante dare senso alle parole, rendere gli stati d'animo, i più subdoli, insomma fare il teatro».

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