Mercoledì 16 Ottobre 2013 - Libertą
E a Gossolengo cori di grande suggestione
In onore del Cigno di Busseto bel concerto della Corale Verdi di Parma con solisti
GOSSOLENGO - Chiesa parrocchiale gremita, l'altra sera a Gossolengo, per il concerto organizzato in omaggio al bicentenario del Cigno di Busseto. La felice esibizione della Corale Verdi di Parma ha regalato una serata ricca di suggestioni, impreziosita dal contributo dei tre solisti che hanno intrecciato le proprie voci a quelle del gruppo, magistralmente diretto dal maestro Silvia Rossi.
L'esordio č stato affidato al Nabucco, con la solennitą de Gli arredi festivi. La scelta della formazione musicale č stata quella di proporre agli amanti del Maestro una selezione dei brani pił celebri del compositore, visto anche il suo amore per le corali, che gli valse l'epiteto di "papą dei cori". Dalla Traviata sono stati estrapolati il cadenzato e divertente Coro delle Zingarelle e Matadori, della festa mascherata al palazzo di Flora lo struggente Addio del passato cantato dall' eccellente soprano Azusa Kinashi e il popolarissimo inno alla gioia di Libiam ne' lieti calici, che ha chiuso in allegria la serata.
Applauditissima č stata l'esibizione del tenore Lee Do Geol, che ha incantato gli ospiti con la sua signorile interpretazione de La donna č mobile dal Rigoletto. Onore al merito anche al basso He Rui, protagonista dell'assolo de La Vergine degli Angeli, ripreso poi dai componenti maschili del coro e dal ricamo finale della voce della Kinashi. Il repertorio del maestro di Busseto ha poi offerto spunti affascinanti con il Coro dei barcaroli e l'appassionato incitamento ai gondolieri in gara de I due Foscari e l'incantevole canto degli zingari intorno al bivacco (Chi del gitano da Il Trovatore). La seconda parte - sempre accompagnata al pianoforte dal virtuoso talento del maestro Milo Martani - si č aperta con lo struggente Lamento dei Crociati, che elevano il loro pensiero denso di malinconia alla terra natale: il coro ha dato voce al ricordo delle fresche fonti de I Lombardi.
La serata, voluta dall'Amministrazione comunale e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha avuto un solo inserto rossiniano, con un cameo dal Mosč (Dal tuo stellato soglio). Prima del trionfale epilogo, la Corale di Parma ha proposto anche un incalzante Inno di vittoria tratto dal Macbeth. Ma gli applausi del pubblico hanno scandito soprattutto l'interpretazione del Va' pensiero icona tra le conosciute del genio artistico verdiano.
Il riuscitissimo concerto Si era aperto con i saluti del sindaco Angela Maria Bianchi, del presidente dell'istituto Francesco Scaravaggi e con il benvenuto del parroco don Igino Barani.
Durante la serata si sono raccolti fondi per l'asilo di San Quintino.
Silvia Barbieri