Giovedì 17 Ottobre 2013 - Libertà
Donne-coraggio, l'abbraccio di Piacenza
Tumore al seno, 30 speciali modelle in passerella al Gotico. Applausi e commozione
Sorelle coraggio. Difficile raccontare una passerella così speciale, così disarmante. Trenta modelle a palazzo Gotico hanno sfilato per presentare al pubblico la vita. La gioia di vivere, la felicità di esserci. Grande insegnamento, per tutti, per tutte le donne - giovanissime, giovani, meno giovani - sedute in sala, con gli occhi umidi. La maggior parte di queste sorelle coraggio sono state operate al seno di un tumore. Storie di dolore, di malattia, ma mai di autocommiserazione, anzi. Testa alta, sguardo fiero, c'è tanto da imparare qui, da tutte loro. Ieri Piacenza ha scritto una pagina importante della sua storia, della sua comunità. A dir il vero, l'hanno scritta le tante donne che si sono messe in gioco, e che dopo la diagnosi, la paura, il calvario delle terapie, sono tornate alla vita di tutti i giorni con una forza rinnovata e speciale. Il primo Bra Day a Piacenza è stato celebrato a palazzo Gotico, grazie all'Unità operativa di chirurgia senologica dell'Ausl diretta dal professor Giorgio Macellari, grazie a Simonetta Chinelli, titolare del punto vendita che per la griffe di Martino Midali ha vestito le trenta speciali, bellissime modelle. Grazie anche a Romina Cattivelli, indomita presidente dell'associazione Armonia, da 21 anni una "squadra" rosa al fianco di altre donne, grazie alla regia di Nicoletta Bracchi, direttore di Telelibertà, che ha reso spettacolare un evento altrimenti indimenticabile, ai gioielli di Raffaella Lamanna, e ai gadget della Fondazione Schultz e alla voce di Rita Nigrelli di Radio Sound.
Ogni anno nel mondo un milione di donne si sottopone ad un intervento chirurgico per asportare il tumore al seno, 40mila soltanto in Italia. «Un'epidemia», azzarda il professor Macellari. Ma, come mostrano le immagini che filano via lievi nell'agile intervento del prof, la curva della mortalità per tumore al seno, negli ultimi dieci anni, è sensibilmente caduta. Se fosse il diagramma di un titolo aziendale, si direbbe che è al tracollo, o quasi. Prevenzione - di controlli e di stili di vita - è la parole chiave per aggredire alle spalle il "nemico", per costringerlo alla resa.
Le ragazze di Piacenza di tutte le età che ieri hanno sfilato con gli abiti dello stilista Midali, seduto in prima fila e probabilmente egli stesso sorpreso dell'unicità di questo evento piacentino, hanno raccontato proprio questo, a tutti coloro che se ne stavano seduti nello straordinario salone del Gotico. Hanno raccontato il coraggio, la consapevolezza, hanno scritto pagine di rinascita certa. Soprattutto, hanno offerto un'immagine gioiosa, fiera, orgogliosa della loro femminilità. Un messaggio fortissimo, impossibile non udirlo
Al tavolo dei relatori, insieme a Bracchi, Nigrelli, Macellari, Massari (Fondazione Schultz), Lamanna, è intervenuto anche il dottor Gerardo Gasperini, chirurgo plastico. «Vent'anni di attività in Senologia - ha detto alla platea - hanno mostrato uno spostarsi del problema: oggi, per fortuna, non c'è più solo la malattia, ma c'è anche il tema della consapevolezza, il tema del futuro. E in questo la chirurgia plastica ha fornito un valore aggiunto. Prima, si lottava per la sopravvivenza. Oggi, assistiamo al ritorno alla piena normalità».
Ci sarebbe da dire molto anche del pubblico di ieri, a palazzo Gotico. Tante, tantissime donne, sorelle, amiche, colleghe, di vita e di speranza. L'abbraccio tra le ragazze in passerella e quelle in sala - ideale, energetico, corale - è stato il sigillo migliore per questo primo Bra Day piacentino.
Simona Segalini
simona.segalini@liberta.it