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Sabato 19 Ottobre 2013 - Libertà

Jonathan, la casa dove i disabili imparano a volare

Aprirà i battenti nell'aprile del 2014 e sarà intitolata al medico Sandro Bosoni. La convenzione con Asp e l'impegno della Fondazione
Nel cuore del centro storico, in via Landi, la nuova struttura dell'Aias ospiterà a turno 30 giovani adulti

Una nuova casa famiglia per disabili in via Landi, nel cuore del centro storico cittadino. Sarà pronta entro l'estate del 2014 e permetterà a persone con handicap fisico e psichico non grave di trascorrere il tempo libero con educatori e compagni rendendo più facili le relazioni sociali e alleviando il pesante fardello delle famiglie. Il progetto è dell'Aias di Piacenza (Associazione italiana assistenza spastici) che si avvale della collaborazione di Asp-Città di Piacenza (Azienda servizi alla persona) nonchè del sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il progetto è stato chiamato "Jonathan... è ora di spiccare il volo", come il gabbiano Jonathan Linvingston, ed è stato presentato ieri mattina nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
«L'idea base del programma - come spiega il presidente di Aias, Claudio Tagliaferri - nasce dall'esigenza delle famiglie, ma anche degli stessi ragazzi colpiti da disabilità, di pensare ad un progetto per valorizzare gli spazi di autonomia di ogni persona, realizzando nel miglior modo possibile i propri obiettivi di vita». «Siamo convinti - continua - che non occorrano grandi edifici o complicate organizzazioni per immaginare e costruire la propria vita, ma che siano indispensabili piccole comunità che si ispirino all'ascolto, alla condivisione ed alla fiducia reciproca». Nasce così la seconda casa famiglia dell'Aias, sempre nel complesso dell'Asp-Città di Piacenza in via Scalabrini (gli ex Ospizi Civili), ma con ingresso da via Landi. Quella già esistente, nata nel 1974, si è trasferita nei locali dell'Asp da via Chiapponi nel 2007 ed ha l'ingresso su via Scalabrini. Ha carattere residenziale ed ospita sette persone (più un'ottava a rotazione) 365 giorni su 365. La nuova sarà intitolata a Sandro Bosoni, storico presidente Aias dal 1966 al 2011, il quale sosteneva già allora con vigore la necessità di una nuova struttura. L'appartamento verrà ristrutturato e dovrebbe essere pronto nell'aprile del 2014 dopo un investimento di 250mila euro, in parte finanziati dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il rimanente a carico di Aias. Chi volesse aiutare può chiamare la sede dell'associazione al numero 0523/593604 (mail aiaspiacenza@yahoo. it).
«E' un bene che queste iniziative vengano presentate alla città - dice nel suo veloce saluto Francesco Scaravaggi, presidente della Fondazione -. Noi ci siamo, il Welfare è uno dei temi maggiormenti sentiti».
C'è anche il presidente di Asp, Leonardo Mazzoli, accompagnato da Giorgio Prati, ex dirigente comunale ed oggi direttore di Asp. «Non posso che essere soddisfatto - dice Mazzoli - di questa collaborazione con Aias: è un modo per realizzare quella sussidiarietà di cui tanto si parla». Spiega poi come il protocollo d'intesa tra l'ente pubblico e la onlus preveda la messa a disposizione, da parte dell'ente, dei locali che saranno ristrutturati dall'associazione. Al termine dei lavori verrà siglata una convenzione che comprenderà anche la prima casa famiglia di Aias (quella su via Scalabrini) e che metterà a disposizione dell'associazione entrambe le strutture per 18 anni.
La casa famiglia "Sandro Bosoni" ospiterà giovani ed adulti con un'età compresa tra i 25 e i 50 anni, con l'eccezione degli ultra 65enni già seguiti dall'Aias. «Oggi chi compie 65 anni deve andare in casa di riposo - osserva Tagliaferri -, noi vogliamo creare un luogo dove sia possibile garantire alla persona disabile anziana coerenza e continuità rispetto al suo progetto di vita individuale, tutelandone il diritto al mantenimento di una buona qualità della vita».

Federico Frighi

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