Domenica 20 Ottobre 2013 - Libertà
piacenza - Piacenza nella storia recente è stata invidiata "Primogenita" in settori trainanti dell'economia
piacenza - Piacenza nella storia recente è stata invidiata "Primogenita" in settori trainanti dell'economia. Ancora oggi, mutatis mutandis, non disdegna di primeggiare in ambiti altrettanto trainanti come la musica, in specifico il settore dell'organistica. Piacenza sta proprio in questo periodo ospitando la Settimana organistica internazionale, concerti allestiti in varie chiese cittadine e organizzata, come sempre, dall'attivissimo Gruppo Ciampi. Ricordiamo - ecco il record nazionale - che si tratta del 60° anno consecutivo di attività organistica del "Ciampi" e che questa - altro record - è la 45ª edizione della Settimana organistica. Infine non si sottovaluti l'apertura, nell'ambito della kermesse, della prestigiosa rassegna "Giuseppe Zanaboni".
Gli organisti invitati, manco a dirlo, sono tutti super esperti e concertisti di fama mondiale. Come nel caso di Sarah Kim, protagonista di un'applaudita performance nella basilica di San Savino. Kim ha mostrato tutta l'eccellenza della propria arte maturata presso contesti e accademie estremamente selezionate, dopo aver conseguito specializzazioni di tutto rispetto. Ma ha anche ribadito quanto l'organo sia stato la coscienza musicale di intere comunità lungo determinate epoche storiche per la capacità che ha avuto e ha tuttora di sintetizzare una non indifferente molteplicità e varietà sonora.
Dopo la presentazione di Claudio Saltarelli, direttore artistico della manifestazione, Sarah Kim - passaporto australiano, origini coreane, ora residente a Parigi - ha stregato il numeroso pubblico.
Breve ma potentemente strutturato il programma: almeno un'opera di alcuni fra i più grandi organisti europei fra Settecento e Novecento.
Apertura sontuosa con Johann Sebastian Bach, una sinfonia dal vasto movimento corale e dal respiro cadenzato. Quindi un corale di Johannes Brahms, modulato su toni delicatamente romantici lontani dal clamore della scuola tedesca di Wagner.
Non poteva mancare Franz Liszt con un Prometheus impregnato di profonde suggestioni sinfoniche e di soluzioni senz'altro virtuosistiche.
Dopodiché un salto in ambito francese con due opere di Louis Vierne che si distaccava dai contemporanei per la solennità stilistica.
Quindi un Prelude di Maurice Duruflé, altro raffinato interprete d'Oltralpe famoso per le illuminanti revisioni dei suoi pezzi.
Chiusura con Richard Wagner, di cui quest'anno ricorre il bicentenario della nascita. L'estratto da La cavalcata delle Valchirie è un capolavoro contenente molto dell'armamentario sonoro del tempo, da ritmi puntati ad arpeggi di grande effetto per imitare lampi e tuoni.
Infine il concerto era dedicato a Renata Squeri e, tra sponsor e sostenitori, ricordiamo la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Banca di Piacenza, Comune e Provincia di Piacenza nonché Regione Emilia Romagna e Ministero per i beni e le attività culturali. Dipartimento dello spettacolo dal vivo.
Fabio Bianchi