Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Martedì 22 Ottobre 2013 - Libertà

Simona Atzori: «Vivo danzando col sorriso»

Applausi al Municipale per l'eccezionale ballerina con lo show tratto dal suo libro per Africa Mission

di NICOLETTA NOVARA
Simona Atzori è una ballerina eccezionale. Chi l'ha vista ballare sul palco del Teatro Municipale di Piacenza, lo sa: non è tanto ciò che a Simona manca (le braccia), quanto l'enormità di ciò riesce a trasmettere in termini di emozione pura che la rende un'artista. Simona ha salutato Piacenza dopo tre giorni di permanenza con lo spettacolo, tratto dall'omonimo libro, Cosa ti manca per essere felice? . Una storia autobiografica con la quale Simona ha voluto raccontare la sua vita, ma soprattutto porci, in maniera aggraziata, le sue considerazioni sulla vita. Simona ha scelto di essere felice nonostante tutto, ha scelto il coraggio, ha scelto di sorridere sempre, di mettersi alla prova. Ha scelto la sua differenza. «Amo l'arte perché mi permette di comunicare. La mia arte parla per me indipendentemente da tutto, indipendentemente da quello che gli altri vogliono vedere». Simona ha ballato la sua vita, la sua nascita, la scelta dei suoi genitori, le sue paure, le sue sfide, i momenti bui e la gioia che la contraddistingue, in uno spettacolo che ha emozionato dal primo passo ballato fino all'uscita di scena. Un'introspezione forse dolorosa, ma necessaria: «Ho bisogno di capire come hanno fatto i miei genitori ad accettarmi come un grande dono d'amore. Devo saperlo per crescere». Quei genitori messi di fronte ad una prova davvero forte: «Non hanno avuto bisogno di parole, si sono cercati e si sono tenuti stretti. Sono diventata loro figlia per una scelta concreta d'amore e non perché lo fossi biologicamente». I momenti più intensi dello spettacolo, non a caso, sono stati proprio quelli in cui Simona ha portata sul palco sua madre e suo padre. In realtà tutta la famiglia di Simona è salita su quel palco, anche la sorella e il nonno: «Quando mio nonno se ne andò, lo fece con il sorriso sulle labbra. Da allora decisi che, io, avrei sempre vissuto sorridendo». Simona su quel palco ha dimostrato che si può essere brave ballerine anche senza braccia: «Io non c'ero una volta, io ci sono adesso. Anche se non vorrei mai scendere dal palco devo farlo perché dopo tanto che ho ballato, sorriso, dipinto ho paura di disperdermi negli occhi altrui. Quando scendo dal palco inizio ad immaginare un nuovo sogno».
E Simona alla fine è scesa fra gli applausi, lunghi e commossi di un Municipale gremito. L'ultimo saluto, per lei, è arrivato da Don Maurizio Noberini e da Carlo Ruspantini di Africa Mission Cooperazione & Sviluppo che l'hanno fortemente voluta a Piacenza. «Simona è una bella creatura capace di portare speranza, testimone di un'approccio alla vita per niente scontato». Simona è stata paragonata a don Vittorio Pastori, fondatore di Africa Mission, scomparso 20 anni fa: «Anche don Vittorione è riuscito a superare i propri limiti e seminare la speranza in Africa». La serata al Municipale è stata organizzata anche per cercare di sostenere le attività del "Centro Giovani Don Vittorio" di Moroto in Uganda. «Ringrazio Piacenza perché nella vostra città ho trovato nuovi amici - ha detto Simona - e questo pubblico che ha danzato assieme a me». Ricordiamo che con Simona hanno ballato Marco Messina e Salvo Perdichizzi del Teatro alla Scala, Mariacristina Paolini e Beatrice Mazzola della Simonarte Dance Company e alcuni allievi delle scuole piacentine "Domenichino", "Artedanza", "Dance Studio", "Danzainscena" e "Progetto Danza". Africa Mission ha infine ringraziato il Comune, la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Provincia, la Regione, la Diocesi e la conduttrice della serata Rita Nigrelli.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio