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Martedì 22 Ottobre 2013 - Libertà

Con Grante un tuffo tra le Ballate e gli Scherzi di Chopin

Giovedì al "Nicolini" si esibirà per la Società dei Concerti uno dei massimi pianisti contemporanei

piacenza - Sarà il pianista Carlo Grante il protagonista del prossimo evento proposto dalla Società dei Concerti di Piacenza, sostenuto da Fondazione Libertà.
Grante proporrà giovedì prossimo alle 20.30 nel salone del conservatorio "Nicolini" un programma interamente dedicato alle Ballate e agli Scherzi di Frédéric Chopin (1810-1849). In programma la "Ballata n. 1 in Sol minore op. 23", la "Ballata n. 2 in Fa maggiore op. 38", la "Ballata n. 3 in La maggiore op. 47" e la "Ballata n. 4 in fa minore op. 52", seguite dallo "Scherzo n. 1 in si minore op. 20", lo "Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31", lo "Scherzo n. 3 in do diesis minore op. 39" e lo "Scherzo n. 4 in Mi maggiore op. 54".
Carlo Grante si è diplomato con Segio Perticaroli a Santa Cecilia, si è poi perfezionato in Italia e all'estero, in particolare a New York e a Londra con Alice Kezeradze Pogorelich.
Tra i più attivi e apprezzati pianisti della discografia contemporanea, noto alla critica internazionale, Grante ha registrato alcuni "classici" della letteratura pianistica, affrontando un repertorio che va da Bach, Mozart, Schumann a Godowsky, Rachmaninoff, Flynn, Bloch e Liszt.
Si è esibito nei templi mondiali della musica classica: Grosser Saal del Konzerthaus, Goldener Saal del Musikverein di Vienna, Barbican Hall di Londra, Santa Cecilia e Parco della Musica di Roma, Teatro alla Scala di Milano e poi a New York, Chicago, Hong Kong, Mosca e in tantissimi altri luoghi.
La sua infaticabile attività di concertista lo ha, di conseguenza, condotto a suonare accompagnato da importantissime orchestra quali: la Filarmonica scaligera, la Wiener Symphoniker, quella della Radio TV di Zagabria, l'Orchestra della Radio di Mosca, la Cappella Istropolitana di Bratislava e la Chamber Orchestra of Europe, tra le altre.
Il celebre critico Harold Schonberg ha scritto di Grante: "Vero pianismo da virtuoso di classe, retto da una sonorità splendida". Nel 2001 il musicista ha tenuto una singolare serie di tre recital a Chicago, Piano & Utopia, presentando importanti lavori del ‘900, alcuni a lui dedicati ("Grante fa parte di una manciata di pianisti in grado di compiere un'impresa del genere", ha scritto il prestigioso Chicago Tribune). Recenti concerti in recital e con orchestra sono stati accolti con grande successo: "Un piccolo silenzioso miracolo", così è stata definita l'esecuzione mozartiana di Grante a Lipsia. E ancora: "Grante è un cavaliere del pianoforte, senza macchia e senza paura... ", recitava un articolo del Die Presse di Vienna firmato da Schmidt.
Già nel 1996, in occasione di due recital londinesi basati su musiche di Clementi, Liszt, Godowsky e Sorabji, la rivista Musical Opinion ha pubblicato una recensione sull'attività discografico-concertistica di Grante: "I dischi di Grante avevano mostrato qualità sbalorditive... in seguito alle sue esecuzioni al vivo, ha poi dimostrato di essere il pianista di prim'ordine che i suoi dischi suggerivano... grande trionfo di virtuosismo pianistico... ipnotica bellezza di suono". Il Daily Telegraph, dal canto suo, ne esaltò "la tecnica sicura ed un malleabile controllo della sonorità pianistica". Quando, nel 1997, Grante tenne un'acclamatissima serie di sei recital a New York, coprendo un ampio repertorio, il New York Times scrisse: "Le sue prodezze vanno ben oltre velocità e abilità esecutive, non vi è solo colore attraente ma colore con un fine, differenziazione timbrica che chiarifica il tessuto sonoro. I passaggi difficili sono resi da non sembrar tali".
Insomma, un richiamo irresistibile per chi ama la musica classica, in generale, e quella pianistica, in particolare.

Eleonora Bagarotti

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