Martedì 29 Ottobre 2013 - Libertà

Foti e Polledri: minusvalenze a 120 milioni

All'attacco Lega e Fdi: accadono cose che lasciano perplessi, chiediamo chiarezza

Si sono già richiuse le aperture di credito che anche dall'opposizione di centrodestra erano arrivate al nuovo corso della Fondazione di Piacenza e Vigevano targato Francesco Scaravaggi. Il clima tutto sommato idilliaco che in consiglio comunale aveva accompagnato l'audizione del presidente il 9 settembre scorso sembra diventato un lontano ricordo, almeno a giudicare dai due interventi di Massimo Polledri (Lega) e Tommaso Foti (Fdi) nella seduta consiliare di ieri.
Il primo ha preso spunto dal recente licenziamento in tronco del direttore della Fondazione e dalla «baruffa» sulle procedure di convocazione dell'ultimo consiglio generale dell'ente per incalzare il sindaco Dosi sul livello di attenzione dell'amministrazione comunale rispetto al piano triennale delle erogazioni all'esame di via Sant'Eufemia. E ha puntato il dito sul bilancio 2012 della Fondazione calcolando una minusvalenza di 29 milioni di euro tra il valore nominale delle azioni possedute in Banca Monte Parma e quello risultante dal patrimonio netto dell'istituto di credito. A cui vanno aggiunti, ha osservato, i 25 milioni di minusvalenza già accusati nel 2011, per un totale di 54 milioni di euro.
Ma le svalutazioni a cui in via Sant'Eufemia devono fare fronte arrivano addirittura a 120-130 milioni di euro, ha quantificato dal canto suo Foti mettendo sul tappeto sia il differenziale del concambio azionario (-61 milioni di euro) di cui sono state oggetto le quote di Monte Parma nell'accordo di compravendita con Banca Intesa, sia «altre operazioni sfortunate» realizzate dalla Fondazione.
«Le vicende che accadono» nell'ente presieduto da Scaravaggi «lasciano abbastanza perplessi rispetto alle dichiarazioni di solidità del patrimonio» che si alzano da via Sant'Eufemia, ha osservato polemico Foti, per concludere chiedendo che i due rappresentanti del Comune nella Fondazione «vengano qui a raccontarci qualcosa perché in quaranta giorni il quadro è cambiato parecchio e più che spiccare il volo si deve parlare di "Affondazione"».

gu. ro.