Venerdì 20 Settembre 2013 - Libertà
Cineclub riapre i battenti a passo di jazz
La rassegna dell'Iris con la Cineteca di Milano omaggia domenica Fellini e Rota
PIACENZA - Si apre in jazz, con un concerto omaggio a Federico Fellini attraverso le musiche di Nino Rota, domenica pomeriggio in Fondazione, la decima edizione di Cineclub - Grandi film su grande schermo. Non è l'unica evoluzione della rassegna del Cinema Iris 2000, che quest'anno perderà la sua tradizionale "coda" di gennaio e febbraio, compattandosi in un cammino di nove titoli a cadenza settimanale, ogni martedì dal 1° ottobre al 26 novembre.
L'altra novità è l'entrata in campo di Fondazione Libertà: nei giorni di proiezione, dalle pagine del nostro quotidiano si potrà staccare un coupon che darà diritto ad uno sconto di 2 euro sul biglietto.
Cineclub disegnerà ancora una volta un percorso intrigante, per arrivare a toccare quell'idea di verità profonda, estatica, che solo l'arte e il pensiero rendono accessibile, costellato di titoli inediti equamente distribuiti su tre percorsi tematici ormai consolidati: Conosci te stesso: meditazione, ricerca, spiritualità, India; Biografie d'artista e Cinema di montagna e di avventura.
A presentare la rassegna, firmata dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano in collaborazione con l'Iris e con il supporto del Comune di Piacenza, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di Editoriale Libertà, sono stati, ieri a Palazzo Mercanti, l'assessore comunale alla cultura Tiziana Albasi, il direttore generale della Cineteca Matteo Pavesi e Roberto Leonardi dell'Iris, alla presenza di Pietro Agosti del Cai e della esperta e docente di Yoga Silvia Parenti, due tra gli esperti piacentini che interverranno alle proiezioni per arricchirne e approfondirne i temi e la fruizione.
«Ancora una volta - ha esordito Albasi - la rassegna porta a galla opere di alta valenza culturale che appartengono al filone del cosiddetto "cinema invisibile", che purtroppo non siamo soliti vedere abitualmente. Bella l'idea di aprire con un concerto dedicato ad un grande padre del cinema come Fellini, in ossequio alla essenza sinestetica del linguaggio filmico; elevati i contenuti dei titoli offerti. Abbiamo grandi aspettative: lasciatevi incuriosire».
Quanto al concerto inaugurale di dopodomani, «omaggiamo Fellini, nel ventennale della sua scomparsa, non con una retrospettiva - ha spiegato Pavesi - ma producendo un disco jazz sulle musiche di Rota, di grandissimo potere evocativo. Domenica, alle 18 all'auditorium di via Sant'Eufemia (ingresso libero), in collaborazione con Piacenza Jazz Club, offriremo il concerto, omonimo del disco che verrà presentato, Antonio Zambrini plays Nino Rota, dal nome del pianista milanese, leader del trio in pedana, scortato da Andrea Di Biase al contrabbasso e Antonio Fusco alla batteria».
Entrando nel merito delle proiezioni, «ecco nove titoli documentaristici mai distribuiti in Italia - ha proseguito Pavesi - un grande sforzo di ricerca per la Cineteca. Il filone spirituale racconterà vite e storie meravigliose legate al mondo del buddismo e quello avventuroso ci avvicinerà in maniera spettacolare all'universo della montagna e della scalata, mentre il percorso biografico si fisserà sulle figure di Francis Bacon, Michael Haneke e su una mirabile impresa architettonica cubana. Anche quest'anno ancoriamo i tre percorsi a Piacenza, invitando alcuni esperti provenienti da realtà importanti del territorio ad intervenire sui temi di loro competenza».
A tal proposito, Parenti sarà ospite il 22 ottobre insieme ad un monaco buddista di Cremona «per conoscere la materia attraverso le parole di chi la vive in maniera totalizzante», mentre Agosti interverrà l'8 ottobre sul film su Messner, «un'occasione importante per riscoprire valori antichi contro la tendenza all'"usa e getta"».
«Tutte le proiezioni saranno in digitale - ha concluso Leonardi - una garanzia di immagini limpide e spettacolari». Quanto alla riduzione del calendario, «vogliamo ovviare al tradizionale nefasto calo delle presenze nella coda di inizio anno. Se il compattamento del cartellone sarà una mossa vincente e la risposta incoraggiante, non escludiamo di approntare un'appendice primaverile».
Paolo Schiavi