Sabato 21 Settembre 2013 - Libertà
"Verdi", la prosa non tradisce le aspettative
La stagione del teatro di Castelsangiovanni tra conferme e novità di spessore
di PAOLO SCHIAVI
Alessandro Haber, la spassoso duo Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti e un'altra coppia eccellente come quella formata da Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi, passando per Vanessa Gravina, il piacentino Mino Manni e la straordinaria accoppiata Michele Placido - Sergio Rubini, che inaugurerà la stagione con lo Zio Vanja di Cechov diretto da Marco Bellocchio, come già anticipato da Libertà. E il "nostro" Bellocchio non sarà l'unico regista di caratura, perché ci saranno anche Valerio Binasco, Alberto Oliva, l'immancabile Corrado Abbati e una bella chiusura ancora nelle mani del Teatro San Giovanni di Francesco Summo.
Il nuovo cartellone di prosa del Teatro Verdi di Castelsangiovanni non tradisce le aspettative. Dal 7 novembre all'11 aprile, 8 titoli di alto valore artistico tra conferme, novità e proposte di livello nazionale di spessore, con un occhio di riguardo alle eccellenze locali. Presentato ieri mattina nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dall'assessore alla cultura del Comune di Castelsangiovanni Elena Marzi e dalla referente dell'assessorato Donatella Botti insieme a Mino Manni, il programma si aprirà dunque giovedì 7 novembre con una replica "di rodaggio" in anteprima nazionale del Checov di Bellocchio, uno degli eventi della stagione di prosa piacentina e nazionale.
«Dopo due mandati consecutivi - ha esordito Marzi - il mio impegno volge al termine e posso tracciare con orgoglio un bilancio lusinghiero del nostro operato. Siamo alla sesta stagione approntata e gestita direttamente dal mio assessorato, grazie alla determinante generosità della Fondazione di Piacenza e Vigevano, al sostegno di Engineering 2K e Sira e al supporto organizzativo della Banca di Piacenza. E' stata un'impresa entusiasmante e faticosa, premiata sia dal pubblico che dalla critica, che ha portato il "Verdi" ad affermare una propria identità culturale anche fuori dal territorio provinciale. E' anche grazie ad un'oculata gestione dei costi organizzativi che abbiamo potuto investire tanto sul versante artistico, per offrire stagioni di qualità e di risonanza. Aprire con l'atteso Zio Vanja di Bellocchio è motivo di orgoglio, così come il ritorno di Haber, applaudito due anni fa in Art, quello di Abbati per il classico appuntamento con l'operetta, quello di Summo con la compagnia "di casa", in continua crescita e ascesa, e quello della coppia Manni-Oliva, un incontro che per noi ha segnato un cruciale salto di qualità».
A tal proposito, diretto da Oliva, Manni in febbraio sarà Enrico IV, tra i più grandi personaggi pirandelliani: «Proseguiamo nel percorso intrapreso alla riscoperta dei grandi classici - ha detto l'attore piacentino - sarà un viaggio tra follia e realtà. Un'ambiguità, vicina alle tematiche esistenziali a noi care, che indagheremo fino in fondo. Debutteremo al Litta di Milano, poi subito la replica a Castello, ormai all'altezza di molti teatri stabili e di realtà più grandi, grazie alla passione che muove lo staff di Elena Marzi: persone che credono molto nel loro lavoro e nella ricerca della qualità».
Infine, qualche informazione di servizio, su cui si è soffermata Donatella Botti. Gli abbonati fedeli con diritto di prelazione potranno confermarsi da martedì 24 a giovedì 26 settembre alla biglietteria del teatro, dove i nuovi abbonamenti saranno invece in vendita dal 3 al 20 ottobre.