Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 14 Settembre 2013 - Libertà

Nelle classi si deve favorire l'accoglienza degli stranieri

«Se continueremo a governare - ha detto la Carrozza - questo tema sarà prioritario». Il prefetto: straniero uno studente su 5

«L'integrazione non deve mai essere indicata come un problema, ma solo come un'opportunità». E' questo il messaggio lanciato dal Ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza intervenuta all'apertura del seminario nazionale "Prove di Futuro. Integrazione, cittadinanza, seconde generazioni" preludio del Festival del Diritto che si terrà a Piacenza dal 26 al 29 settembre. Nella sede piacentina dell'Università Cattolica si sono riversati 400 esponenti del mondo scolastico italiano provenienti da ogni parte dello stivale. «Se continueremo a governare - ha detto Carrozza con una nota provocatoria - porremo il tema dell'integrazione come una delle priorità. Con il Ministro Cécile Kyenge abbiamo deciso di legare la durata del permesso di soggiorno alla durata del corso di studi. Una cosa che sembra logica e ovvia, ma che ancora non era stata fatta. Inoltre cercheremo di bilanciare la fuga dei cervelli italiani con la capacità di attrarne nuovi dall'estero lavorando sull'accoglienza». Il Ministro Carrozza ha fatto il suo ingresso al seminario verso le 11 ed ha voluto prendere la parola solo alla fine di tutti gli interventi: «Sono venuta per ascoltare e per informarmi su una delle più importanti sfide della società italiana. Credo che la scuola sia un po' lo specchio di quella che sarà la società del futuro. E' bello vedere bambini di diverse provenienze che imparano l'uno dall'altro. La scuola con i suoi insegnanti sta producendo un forte messaggio di integrazione che sarà d'esempio per il mondo della politica e di tutta la società italiana. La solidarietà è un valore importantissimo che ci rende fieri di essere italiani e fieri della nostra scuola». Il convegno è stato aperto dai saluti delle autorità e quindi dal Prefetto Antonino Puglisi, dal presidente della Provincia Massimo Trespidi, dal sindaco Paolo Dosi, dal Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli e da Francesco Scaravaggi presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Tutti hanno sottolineato l'eccellente integrazione degli studenti stranieri nelle scuole del nostro territorio e snocciolato alcuni dati che riescono a fotografare la situazione piacentina. «La presenza degli stranieri nella nostra provincia è notevole, parliamo di circa il 15% sul totale dei cittadini- ha spiegato il Prefetto Puglisi- gli alunni stranieri iscritti nelle nostre scuole sono il 20% del totale degli studenti». Il problema dell'integrazione sembra essere un tema che tiene banco nei discorsi degli adulti, mentre viene assimilato naturalmente dai bambini. Nel video La cittadinanza raccontata dai bambini un piccolo alunno dice "Se non sei cittadino, chi sei? Io sono cittadino, lui è cittadino, siamo tutti cittadini anche se veniamo da parti diverse del mondo". A che punto siamo, in Italia, nel percorso di integrazione degli studenti stranieri? «La vera emergenza è riuscire a ridurre il gap linguistico fra gli studenti stranieri e quelli italiani - ha detto Stefano Versari, vicedirettore dell'Ufficio scolastico per l'Emilia Romagna- non ci troviamo più nella fase di convincimento delle istituzioni perché lavorino sull'integrazione, ma siamo alla ricerca di nuove competenze di natura didattica». Sul tema sono intervenuti anche Paolo Morozzo della Rocca (Università di Urbino), Maddalena Colombo (Università Cattolica), Filomena Fottia (Ministero Istruzione) e Luciano Rondanini dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale che ha ringraziato tutte le autorità civili e militari fra cui Vinicio Ongini (direttore scientifico del seminario), Ada Guastoni, Paola Beltrani, Rita Borsellino, i ragazzi del Raineri-Marcora e Mauro Balordi. Rondanini ha letto anche la lettera inviata dal Ministro Kyenge che non ha potuto essere presente a causa di una sessione di lavoro all'Onu.

Ni. Nov.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio