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Lunedì 12 Agosto 2013 - Libertà

E adesso Vigoleno aspetta la scultura firmata da Molinari

Il padre dell'artista era originario dello splendido borgo

OTTONE - Le sue opere hanno commosso la Francia intera, tanto che la sua seconda Patria gli ha riconosciuto la nomina di "Chevalier de la Légion d'Honneur e Officier de l'Ordre des Arts et Lettres", cioè Cavaliere della Legione d'Onore e Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle lettere, alla fine dello scorso anno, alla presenza del Console generale d'Italia a Parigi, Andrea Cavallari. «Ma nemo propheta in patria, nessuno è profeta in patria» ha detto con gli occhi lucidi lo scultore e artista Louis Molinari che vanta preziose opere nelle piazze più famose di Francia ma, in Italia, solo a Salsomaggiore, dove ha realizzato il famoso Monumento alla Resistenza, inaugurato nel 2004, composto da tre grandi colombe, in largo Bazzoni.
«Il mio sogno è quello di poter allestire una mostra a Piacenza o realizzare un'opera per il territorio dove nacquero i miei genitori» ha detto l'artista, ricordando quanto l'Italia sia importante nel panorama culturale e artistico internazionale. Nel suo cassetto, Molinari custodisce già un bozzetto su un'opera dedicata al grande fenomeno dell'emigrazione, oggi custodito nella casa di famiglia a Poverella di Groppallo. Eppure anche quel progetto non è mai diventato realtà e ha dovuto fare i conti con l'assenza di fondi dedicati a cultura e opere. Eppure tra i sindaci presenti nella sala del centro polivalente di Ottone, ieri pomeriggio, c'è chi non è rimasto sordo al commosso e discreto appello di Molinari. È il sindaco di Vernasca, Gianluigi Molinari, a margine dell'incontro, a proporsi come possibile interlocutore per un'opera di Molinari (il primo cittadino e l'artista hanno lo stesso cognome, a testimonianza delle radici comuni nel territorio dell'alta Valdarda), compatibilmente con le risorse necessarie. Il papà dello scultore, Giovanni, era infatti originario dello splendido borgo di Vigoleno, nel comune di Vernasca: oggi esempio di borgo ad alta vocazione turistica, ma ai tempi dell'emigrazione della famiglia Molinari un paese povero, dove la carestia e le epidemie avevano decimato il bestiame a cavallo tra Ottocento e Novecento. A Vigoleno, quindi, potrebbe arrivare la prossima scultura di Molinari. L'impegno c'è. La manifestazione di ieri a Ottone, si ricorda, è stata promossa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il quotidiano Libertà. Ad ogni rappresentante delle istituzioni presenti, è stata consegnata la stampa dell'opera di Alberto Gallerati, "Uccion celest". Nel quadro di Gallerati, negli occhi della "Bela fiola", c'è la storia degli emigrati piacentini che dalla metà dell'Ottocento hanno cercato la speranza lontano da casa, senza mai dimenticare il proprio campanile e la terra che, ancora oggi, non li ha mai scordati.

Malac.

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