Domenica 11 Agosto 2013 - Libertà

Task-force sugli immobili

Alla ripresa, l'istituto affronterà il "nodo" delle sue proprietà

L'ultimo consiglio di amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha affrontato una serie di richieste di erogazione ma non quella avanzata dalla Provincia sugli abbonamenti dei bus, ritenendola ormai superata, tuttavia si è discusso non solo di risorse e del loro utilizzo ma anche delle spese che gravano sull'ente.
Il presidente Francesco Scaravaggi parla di «problemi che si trascinano» sul patrimonio immobiliare della Fondazione, tanto da spingere l'ente a pensare di costituire una sorta di task-force di esperti (tecnici e avvocati), magari interna, per capire anzitutto la dimensione in metri quadrati, quindi il valore agli attuali costi di mercato e soprattutto le spese di manutenzione che sono piuttosto onerose ber beni a volte "bloccati".
Se Palazzo Rota Pisaroni di via Sant'Eufemia è di fatto la casa di rappresentanza della Fondazione, c'è anche l'immobile dirimpettaio, i dieci appartamenti di via Melchiorre Gioia, una casa-vacanze a Vigo di Fassa che per ora viene usata solo dalla parrocchia di San Giuseppe Operaio, la casa degli scout a Spettine, e soprattutto il palazzo ex-Enel di via Santa Franca e l'enorme proprietà Santa Chiara sullo Stradone Farnese, imbrigliata da un lascito che ha dettato certe condizioni.
Questo ed altro nell'agenda settembrina della Fondazione, che dovrebbe ripartire con i suoi lavori intorno al 20 agosto. Non è chiaro a quali soluzioni di pensi, perché a vendere immobili di questi tempi c'è il rischio di portare a casa cifre irrisorie. In alcuni casi, come per via Santa Franca, ci sono progetti in corso con il Comune per la valorizzazione del patrimonio artistico della Galleria Ricci Oddi, un tema però che pareva arenato nelle difficoltà di gestire da parte dell'ente pubblico. Insomma, anche questo un rebus ancora da risolvere.