Giovedì 15 Agosto 2013 - Libertà
Ferriere, in tanti sul Crociglia per onorare i caduti della montagna
FERRIERE - Una folla di gitanti e la gente di Torrio Valdaveto hanno preso parte al 57° festoso raduno sulla cima del monte Crociglia (m 1578) consentendo in una giornata splendida di ammirare gran parte dell'Appennino piacentino e genovese, da Pertuso a Vico Soprano, da Groppallo all'Alfeo e al Lesima. Molti hanno lasciato le vetture sul valico, ma molti sono saliti sul monte con vetture d'ogni marca, con trattori e camioncini. La mulattiera di anno in anno si è ampliata facendosi largo nel bosco e sul pascolo. Purtroppo il monte - che una volta era il giardino fiorito di bottoni d'oro, genzianelle, margherite, genziane, aquilegie, fritillarie, denti di cane, campanelline - risulta sconvolto dalle zanne dei cinghiali che divorano le radici. Le mucche e i vitelli che nella bella stagione, dall'inizio della primavera al tardo autunno frequentavano i pascoli verdi, ora trovano quasi solo terra. Il consorzio rurale di Torrio, che dal 7 agosto è presieduto da un giovane, Andrea Masera, dovrà concordare con il ministero dell'agricoltura un programma di aiuti per recuperare i pascoli perduti. Dei danni arrecati dai cinghiali si sono resi conto gli amministratori presenti: il presidente del consiglio provinciale Roberto Pasquali di Bobbio, l'assessore Toscani di Selva che rappresentava il sindaco di Ferriere, Malchiodi, il consigliere Bruno Ferrari e un esponente di Cattaragna, l'assessore Francesca Rossi di Gossolengo, il vice sindaco di Farini Giorgio Delmolino e l'assessore Mirco Guglielmetti, il sindaco di Calendasco Francesco Zangrandi, Fabio Arata sindaco di Orero (Genova), l'avvocato Corrado Sforza Fogliani, il presidente del Club Alpino di Piacenza Lucio Calderone, il nuovo presidente della Fondazione, geom. Scaravaggi. Durante la messa al campo don Guido ha rinnovato l'appello alla pace e alla concordia e ha comunicato la benedizione di papa Francesco a tutti i presenti. Ha ricordato gli alpinisti scomparsi a Pizzo Palù e le altre vittime di sciagure in montagna i cui nomi sono incisi sul piedistallo dell'arcangelo. Ha sottolineato il lavoro volontario degli agricoltori e degli emigrati di Torrio per l'allestimento della cucina da campo in una radura del bosco sottostante, la preparazione di cinque polente giganti accompagnate da trenta chili di salsicciotti donati da Bruno Ferrari di Ferriere, da formaggi e funghi, da bottiglie di vino. Ha poi presentato il calendario a colori del 2014, opera della comunità di Torrio, in particolare del Consorzio rurale e del circolo Acli "La Scuola", nonché di Gian Carlo Peroni.
Gian Franco Scognamiglio