Mercoledì 21 Agosto 2013 - Libertà
«Nutriamo il pianeta con la cultura»
Casa Montagna si candida per Expo
Il maestro Carlo Devoti ha illustrato il suo progetto.Testimonial d'eccezione l'ex
étoile della Scala, Liliana Cosi: dobbiamo comunicare alla gente gioia e speranza
FERRIERE - «Nutrire il Pianeta non significa dargli da mangiare coppa e salame, ma togliere il superfluo dove c'è più abbondanza». Carlo Devoti e il suo Festival Internazionale di Casa Montagna prendono lo slogan ufficiale di Expo 2015 per lanciare la loro candidatura come progetto per la prossima Esposizione di Milano: nutrire non solo con il cibo, ma anche con la cultura e tutto lo straordinario patrimonio «ancora non sfruttato» che ogni anno i piccoli artisti di tutto il mondo portano a Ferriere.
IL PROGETTO Devoti - nel presentare ieri mattina a Ferriere la sua nuova idea con il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi, l'assessore comunale di Piacenza Paola Beltrani, il consigliere provinciale Thomas Pagani oltre ad alcuni sindaci, sostenitori e rappresentanti delle amministrazioni locali e della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ogni anno finanzia in parte le attività di Casa Montagna - fa leva su uno dei concetti chiave del prossimo Expo, quello di intercultura. «Grazie all'arte e allo sport, vogliamo far capire che le diversità possono produrre armonia se c'è un fine comune da raggiungere» spiega il "patron". «È quello che fanno qui ogni anno 2mila ragazzi da tutto il mondo che, tramite Facebook o Youtube, portano in giro per il mondo l'esperienza di Ferriere». Ma come si svolgerà in concreto la partecipazione di Casa Montagna ad Expo 2015? Si richiameranno a Ferriere i gruppi da tutto il mondo dopo aver affidato loro un tema particolare da sviluppare a casa. Poi, una volta giunti a Ferriere avranno una settimana per "armonizzarsi" con gli altri ragazzi di altre nazioni per poi presentare i risultati di quel confronto nella settimana successiva. «I gruppi saranno divisi in base alle discipline: ballo, canto, musica, mosaici, pitture e sport di gruppo» aggiunge Devoti. «E tutti si confronteranno sullo stesso argomento scelto dal 1 maggio al 1 ottobre, esibendosi prima nelle scuole e poi, in estate, nelle piazze e nelle chiese».
L'ESEMPIO DI LILIANA Proprio per sottolineare l'importanza di dare una valenza artistica e culturale ad Expo, il Festival si è affidato ad una testimonial d'eccezione come l'ex étoile della Scala Liliana Cosi, che da diversi anni ha abbandonato la danza classica per dedicarsi a tempo pieno alla sua Associazione Balletto Classico con Marinel Stefanescu. «Con le nostre capacità possiamo parlare all'interiorità delle persone molto più di quanto non fanno le parole» spiega la danzatrice. «Così, come prima ballerina alla Scala ho iniziato a rifiutare certi ruoli e poi mi sono licenziata per portare l'arte alla gente assieme a Stefanescu. Mi hanno dato per pazza. Ora andiamo avanti a fatica per portare in scena i buoni sentimenti, non quello che ci tocca vedere nei film e in tv. E a teatro diamo alla gente speranza e voglia di vivere: allo stesso modo, i ragazzi di Casa Montagna dovranno esporre se stessi e la loro bellezza artistica».
IL SOSTEGNO DEI SINDACI Se il progetto è ambizioso e complesso, i comuni dovranno fare la loro parte per sostenere l'iniziativa, non solo ospitando le tappe degli spettacoli. «Solo avendo un gruppo di comuni che lavora assieme sul progetto può consentire di ottenere i fondi europei destinati allo scopo» sottolinea il segretario generale Aiccre Emilia Romagna Centurio Frignani. «Non è vero che la crisi ha bloccato questi finanziamenti. Ferriere può fare da capofila coinvolgendo comuni del territorio ed esteri su un progetto biennale di scambi. E consolidando questi rapporti, si agevola anche l'arrivo dei soldi su altre opere di pubblica utilità». L'appello ai sindaci per partecipare al grande Expo di Casa Montagna è stato lanciato.
Cristian Brusamonti