Domenica 28 Luglio 2013 - Libertà
Veleia, un festival con numeri da record
Cinquemila spettatori per i quattro spettacoli. Entusiasta la direttrice Pedrazzini
veleia - Cinquemila spettatori per i quattro spettacoli proposti nel foro archeologico di Veleia romana. E' il bilancio del Festival del teatro antico diretto da Paola Pedrazzini, entusiasta «dell'affluenza del pubblico, ma anche della sua qualità, riconosciuta dagli stessi artisti protagonisti, che hanno apprezzato l'ascolto attento degli spettatori e la tensione comunicativa creatasi tra la platea e il palcoscenico naturale».
D'eccellenza gli artisti che hanno calcato anche quest'anno le pietre del foro: l'attore Alessandro Preziosi, qui impegnato in una lettura scenica sul mito di Prometeo in una drammaturgia curata da Tommaso Mattei; l'attesissimo Valerio Massimo Manfredi, archeologo di fama mondiale e prolifico scrittore che ha dato la parola ad Odisseo, con l'apporto dell'ottimo attore piacentino Mino Manni; la magnifica Piera Degli Esposti che si è generosamente donata al pubblico dando voce alle sue Regine d'Oriente, ed infine Laura Curino, che ci ha immerso nella lotta fratricida tra Eteocle e Polinice.
Ogni appuntamento - quello con i volti più celebri così come con i nomi meno noti al grande pubblico - è stato atteso, mostrando che il marchio del festival di Veleia ha conquistato il pubblico, ormai fidelizzato. Fiducia massima nelle scelte artistiche della Pedrazzini (ora impegnata al Bobbio Film Festival) che ha costruito un cartellone di quattro gioielli, pur nella difficoltà di programmazione. «Fino all'ultimo - spiega - non eravamo sicuri che, stante la crisi economica, il festival si sarebbe potuto fare. Ma ce l'abbiamo fatta, grazie ad uno sforzo congiunto di Regione, Provincia, Comune di Lugagnano con il sindaco Jonathan Papamarenghi, e grazie all'aiuto di sponsor privati e della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il presidente Francesco Scaravaggi e Stefano Pareti, che hanno compreso come l'interruzione del festival avrebbe vanificato gli sforzi di questi anni per rendere Veleia un luogo riconoscibile di cultura». Il pubblico ha risposto con numeri da record.
Significative le altre collaborazioni messe in campo da un "sistema Veleia" ormai rodato: con il Conservatorio "Nicolini" di Piacenza diretto da Fabrizio Dorsi, che ha consentito la partecipazione di musicisti di levatura come il pianista Guido Scano per lo spettacolo della Curino, e della violoncellista Nicoletta Mainardi per l'accompagnamento di Preziosi. Tra le collaborazioni virtuose, quella con la Società filodrammatica piacentina che ha "prestato" i suoi giovani attori come maschere per gli spettacoli; con l'università Iulm i cui studenti sono stati impegnati nella realizzazione delle riprese sui maxischermi; con la Soprintendenza per i Beni Archeologici; con la Pro Veleia di Vezio Castagnetti, con il service tecnico guidato da Alessandro Pieri.
Il futuro? Il sindaco Papamarenghi e il presidente della Fondazione Scaravaggi hanno dichiarato che il festival proseguirà. Paola Pedrazzini annuncia: «Abbiamo nel cassetto idee speciali per Veleia, nella speranza che programmare le cose con maggior anticipo, consenta di realizzare progetti di ampio respiro». Ci potranno essere, chissà, nuove produzioni targate Veleia. Già quest'anno alcuni spettacoli sono state prime nazionali: il Prometeo di Preziosi e le Regine d'Oriente di Piera Degli Esposti hanno debuttato proprio in questo angolo - ormai non più nascosto - delle colline dell'Appennino piacentino.
Donata Meneghelli