Martedì 23 Luglio 2013 - Libertà
Funk Off, la musica che scalpita per la strada
Valtidone Festival: trascinante concerto della marching band toscana a Pianello
pianello - Un gemellaggio ideale ha, per qualche ora, unito i comuni di Pianello e Vicchio (Firenze). L'altra sera questa piccola capitale della Valtidone ha infatti - nell'ambito del Valtidone Festival - ospitato l'esibizione dei Funk Off, la più nota marching band italiana originaria dalla località toscana. Un particolare accomuna Festival e Funk Off: hanno esordito entrambi nel 1998, coincidenza casuale ma indicativa per comprendere l'atmosfera che regnava a Pianello.
In piazza Madonna il pubblico delle grandi occasioni ha assistito alla spumeggiante performance dei Funk Off che hanno eseguito propri motivi. «Colpo d'occhio straordinario. Mega applauso al pubblico del Valtidone Festival! ». Così ha esordito Bollani presentando l'evento. Il sindaco di Pianello Giampaolo Fornasari ha poi ringraziato gli sponsor, soprattutto «la Fondazione di Piacenza e Vigevano a cui dobbiamo tantissimo per i contributi ai nostri teatro e asilo. Promozione eccezionale per il territorio». Quindi Francesco Scaravaggi, presidente della Fondazione, ha delineato i principi ispiratori del suo mandato mentre il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha ricordato che il «Valtidone Festival, tra le 10 manifestazioni più importanti della provincia, è stato inserito nell'Expo 2015. Grande passo verso Milano». Presente anche l'editrice di Libertà Donatella Ronconi.
Lo spettacolo di questo brioso drum corp ha allora galvanizzato il borgo soprattutto per il carattere marcatamente funky dei pezzi. Anzi hanno nel funky innestato improvvisazione jazzistica e groove della black music con cantabilità tipicamente mediterranea.
Da buoni toscani e per aver alle spalle centinaia fra live, standing concert e open show hanno saputo intrattenere come pochi il pubblico grazie anche alla scioltezza del band-leader Dario Cecchini. I motivi poi erano talmente forti, ritmati e "contundenti" da impressionare i presenti. Molti brani appartenevano a Power to the music, ultimo cd qui presentato mentre alcuni inediti erano quasi pronti per il prossimo cd. Proprio questi ultimi ci sembravano divertenti e gradevoli, vere e proprie proposte di arrangiamento già orientate su sintesi mature, adatte allo spirito delle marching band.
Fra i tanti ricordiamo Inno di Mameli, Them and us, Groovy day e Jimi's legacy dedicato a Hendrix tratti, dall'ultimo cd. Quindi Psychedelic diminished funk, Istanbul, i nuovissimi I wanna get funk now e Ynn and young, poi secondo Cecchini "il trittico mortale" con gli istrionici Uh yeah!, A. o. w. e F. m. i. V. (Funk made in Vicchio) . Infine il bis Women and money.
Il tiro di queste song è ancorato - in apparenza distrattamente invero ponderatamente - ad un sapido alternarsi dei contributi di validissimi strumentisti che, tra assoli e uptempo, hanno congegnato motivi davvero tosti.
Riscoperta dunque con i Funk Off della vivacità di una dimensione popolare cresciuta perché ben rapportata al trionfante modello americano. Non dimentichiamo calore e colore timbrico, capacità di aggregazione non appieno sfruttata nell'uscita poco "cinetica" perché - inizio a parte - non si sono allontanati dal palco. Comunque esperienza poli-sensoriale suggestiva.
Fabio Bianchi