Martedì 23 Luglio 2013 - Libertà
Veleia: in scena la tragedia dei figli di Edipo
Domani sera Laura Curino chiude il Festival del teatro antico con "Le Fenicie"
veleia - Chiude il Festival del teatro antico di Veleia, domani sera una protagonista d'eccezione della scena teatrale italiana, cofondatrice con Gabriele Vacis dello storico Teatro Settimo ed esponente di spicco del cosiddetto "teatro di narrazione". E' Laura Curino, che ci proporrà testi dalla tragedia Le Fenicie di Euripide (inizio spettacolo alle 21.30, quando cala il buio, ingresso libero grazie agli sponsor e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano).
La rassegna diretta da Paola Pedrazzini e promossa da Provincia, Regione e Comune di Lugagnano (presenti ai vari appuntamenti il sindaco Jonathan Papamarenghi e l'assessore Valeria Tedaldi), porta per la prima volta a Veleia un'attrice e autrice di spettacoli cult, come Olivetti, Stabat Mater, Passione (ma anche Il Signore del cane nero dedicato a Enrico Mattei e messo in scena al teatro di Fiorenzuola). La Curino ha ricevuto negli anni i massimi riconoscimenti del teatro italiano: Premio Ubu, dell'associazione nazionale critici di teatro (Anct), Premio Hystrio, premio Golden Graal. Insieme alla Curino sul palco, il musicista Guido Scano, al pianoforte.
La Curino farà così rivivere a Veleia, fra oralità e scrittura, la lotta fratricida fra i due figli di Edipo, Eteocle e Polinice, il tentativo della madre Giocasta di ricomporre il conflitto, l'impotenza di Antigone, la figlia poi costretta all'esilio. Come si sarà notato, questo dramma euripideo (parte del ciclo tebano) affronta le stesse vicende della forse più nota tragedia di Eschilo Sette contro Tebe, ovvero la reciproca uccisione dei fratelli Eteocle e Polinice, figli di Edipo. Ma Euripide rispetto ad Eschilo costruisce una tragedia ancor più corale. Le fenicie del titolo sono un gruppo di donne destinate al santuario di Apollo a Delfi ma che, arrivando a Tebe, assistono al consumarsi del dramma: Eteocle e Polinice si sono accordati per alternarsi, un anno a testa, al comando di Tebe. Scaduto il proprio anno però Eteocle non cede il potere al fratello. Polinice si presenta allora con un esercito proveniente da Argo (è marito di Argia, figlia del re di Argo) per reclamare i suoi diritti. A quel punto Giocasta decide di convocare i figli per tentare di raggiungere un accordo, ma senza risultati. Laura Curino darà voce volta a volta alle grandi eroine tragiche Giocasta e Antigone, ma anche al coro di quelle donne fenicie, costrette ad assistere alla lotta.
Ad accompagnarci nel viaggio, eseguite dal vivo al pianoforte dal Maestro Guido Scano, anche le musiche di Zbinden, Corradini, Merkù, Visvikis, Tchaikowsky, Viozzi e Forster.
Donata Meneghelli