Mercoledì 24 Luglio 2013 - Libertà
A raduno ragazzi di sette Paesi
Settimana della Mondialità a Veano. Incontri a Roveleto
Un numeroso gruppo di giovani dai 16 ai 19 anni provenienti da sette paesi (Italia, Palestina, Israele, Egitto, Polonia, Bosnia e Romania) è ospite fino a domenica a Villa Alberoni, a Veano. La quarta edizione della Settimana della Mondialità coinvolge quest'anno circa 130 ragazzi, 9 accompagnatori dei gruppi stranieri e due parrocchie interessate, quella di Pontenure e di Roveleto. Ad organizzare l'impegnativa "macchina della pace" è l'associazione "A gonfie vele", guidata da Giuliana Rapacioli. «Crediamo fortemente nell'interculturalità che ha la pretesa forte di trovare una forma di dialogo e d'integrazione tra le persone - spiegano i coordinatori del progetto -. Conoscersi reciprocamente e imparare a stimarsi nella propria differenza sono una via sicura per superare le paure. Chi ha paura è comprabile, è manovrabile e non vorremmo che i nostri giovani fossero così. Occorre combattere la paura, soprattutto quando è immotivata. Attraverso attività ludiche, culturali e sociali i giovani saranno messi a confronto con il tema della paura del diverso. La nostra società è sovraccarica di paure, alcune giustificate altre frutto d'ignoranza, insicurezza e pregiudizio. Le differenze diventano quindi una risorsa e non più un ostacolo».
Tra i contenuti che saranno analizzati in questa settimana di convivenza tra culture diverse, ci sono: la conoscenza reciproca e le informazioni sulla situazione giovanile di ciascun paese, la presa in atto delle differenze nel modo di concepire la scuola, la religione, la famiglia, il ruolo della donna e infine lo sguardo al futuro. La settimana della mondialità ha una valenza pedagogica che si esprime nel fare dell'incontro con l'altro un'esperienza da cui trarre tesoro, nel trasformare la temporanea convivenza nella costruzione di un confronto che possa durare nel tempo, nel riscoprirsi uguali consapevoli ciascuno della propria diversità. L'associazione "A gonfie vele", affiancata dalla Fondazione Pime, continua a credere in questo progetto ma è indubbio, è stato detto, che senza la collaborazione di una molteplicità di enti e associazioni del territorio piacentino, tra cui la Provincia e la Fondazione, l'iniziativa potrebbe perdere la sua efficacia e la sua freschezza. Le spese infatti non mancano, e per chi agisce nel volontariato recuperare fondi è sempre una sfida. Tra viaggi in aereo, visti, autobus, pasti e soggiorno, e materiale vario per la preparazione delle attività formative, il costo della Settimana della Mondialità supera i 70mila euro. In programma, in via di definizione, i ragazzi della Mondialità incontreranno stasera la comunità di Roveleto, dove si rinnoverà l'appuntamento al centro parrocchiale anche domani, quando è previsto un momento istituzionale a cui sono state invitate a partecipare autorità comunali, provinciali e regionali. E' annunciata la presenza del presidente della Provincia Massimo Trespidi, del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Francesco Scaravaggi, del direttore del Pime padre Alberto Caccaro, di Marco Capodaglio responsabile Politiche europee e relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna e di Bruno Molea, parlamentare e presidente nazionale Aics.
Valentina Paderni