Venerdì 19 Luglio 2013 - Libertà
Antichi mestieri "scaccia-crisi", quindici tirocini
Le proposte formative -dal fabbro al restauratore - messe in campo per giovani fino ai 29 anni
Quindici tirocini formativi per imparare i vecchi mestieri. Il progetto, nato in seno alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, è stato presentato ieri pomeriggio nella sala conferenza Caritas ad un nutrito gruppo di giovani. "Vecchi mestieri per nuove generazioni" nasce per avvicinare i giovani al mondo del lavoro, ma anche per far sopravvivere quei mestieri tradizionali che stanno scomparendo e di cui il nostro territorio ha bisogno. Parliamo di figure come quella del fabbro, degli operatori di impianti elettrici, del tipografo, del restauratore, del parrucchiere, del falegname, dell'operatore dei serramenti e tante altre figure artigiane. «I posti disponibili sono 15- ha spiegato Massimo Magnaschi della Diocesi di Piacenza Bobbio- indirizzati a ragazzi fino a 29 anni. Ai tirocinanti sarà dato un contributo economico di 500 euro mensili e 400 per le aziende che li ospiteranno. I ragazzi saranno affiancati da tutor dei Maestri del Lavoro e di Ucid. La nostra speranza è che il tirocinio si concluda con una proposta di contratto di apprendistato. In questo caso sarà dato alle aziende un contributo una tantum di mille euro». Quindici tirocini sono un'opportunità enorme eppure pochi se si pensa al numero di ragazzi in cerca di lavoro: «Vi chiedo di prendere in mano il cellulare e di spegnerlo - ha detto Dario Costantini presidente di Cna- quando si lavora il cellulare si spegne, quando si esce la sera si beve un bicchiere di meno, quando giocate a calcetto dovete evitare di farvi male. Se queste condizioni non vi vanno bene, non ritornate ancora per cercare un posto di lavoro. I soldi che prenderete non saranno tanti, ma sono un'opportunità che voi dovete dimostrare di meritare. La situazione economica va molto male e questo per voi è un corridoio privilegiato, non lasciatevi sfuggire l'occasione. Sia chiaro che se non ce la metterete tutta uscirete dal progetto e al vostro posto sarà chiamato qualcun altro». Tra i ragazzi in sala molti si possono annoverare fra i semplici curiosi, altri invece, sanno bene quello che vogliono fare: «Vorrei imparare il mestiere di sarto - dice Christopher Solari, 25 anni di Piacenza- aiuto una mia amica sarta di Milano: lei è il braccio e io la mente. Mi piacciono i vestiti, ma non trovo capi originali nei negozi così ho pensato che potrei realizzarli con le mie mani». Sara Bisogni, piacentina di 22 anni sta studiando all'Accademia di Brera: «Vorrei fare la restauratrice- spiega- ho portato il mio curriculum e spero che qualcuno abbia bisogna di una figura come la mia. Fin da piccola mi è sempre piaciuta l'idea di conservare un'opera e portarla avanti nel tempo». "Vecchi mestieri per nuove generazioni" è un progetto coordinato dalla Diocesi di Piacenza Bobbio e di cui fanno parte: Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio, Provincia di Piacenza, Maestri del Lavoro, Ucid, Cds Piacenza, Cna e Libera Artigiani.
Nicoletta Novara