Lunedì 15 Luglio 2013 - Libertà
premio illica 2013 Alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti una statua in cera del librettista. Esibizione dei cantanti insigniti
di MAURO BARDELLI
Erano davvero tanti i personaggi intervenuti sabato scorso al Parco delle Driadi di Castellarquato per l'assegnazione del Premio Illica 2013, manifestazione organizzata dalla Pro loco arquatese presieduta da Tiziana Inzani in collaborazione con il Comune: il regista Marco Bellocchio, il tenore Nicola Martinucci, il soprano Norma Fantini, il baritono Alberto Gazale, lo studioso Gaspare Nello Vetro. E poi la direttrice artistica Vivien Hewitt e il presidente del Concorso "Illica" Rolando Panerai, il sindaco di Castellarquato Ivano Rocchetta, l'assessore alla Cultura Bernardo Baccanti e la direttrice del Museo Illica Antonia Stradivari.
Mai però, come ha scherzosamente sottolineato in apertura la Hewitt, era stato presente nientemeno che… Luigi Illica in persona. La statua in cera che lo raffigurava, davvero impressionante per il suo realismo a grandezza naturale, campeggiava infatti davanti al palco. Recentemente realizzata, come ha poi detto il direttore del Museo delle Cere di Piacenza (collocato nel Castello di Rivalta) Stefano Frontini, la statua sarà ospitata nel Museo Illica di Castellarquato fino a settembre.
Sarà quindi forse per la "presenza" di Illica, per la verve della Hewitt o per la cornice rilassante che la premiazione si è trasformata in una kermesse di aneddoti, battute, riflessioni e pregevoli esibizioni vocali, non solo da parte degli artisti invitati, ma anche, per la prima volta nella storia del Premio, dai cantanti premiati.
E veniamo ai premiati: ha iniziato Gaspare Nello Vetro, che ha ricevuto il premio da Gabriella Tacconi della Pro Loco (una scultura di bronzo creata dallo scultore Claudio Barabaschi) per il libro Vissi d'arte: Luigi Illica librettista. «Un lavoro durato molti anni - ha detto - fatto di schede, appunti, ricerche dai giornali dell'epoca, dai documenti d'archivio e dai carteggi con musicisti e impresari tenuti da Illica». La modista e costumista Regina Schrecker ha poi consegnato il premio alle giovanissime Ottavia Nocita e Fabiana Rossi per conto dell'associazione romana Europa InCanto, per la sua attività di promozione dell'opera lirica verso i bambini.
Poi, spazio alla sezione "vocale": Roberto Pasquali della Provincia di Piacenza ha premiato il baritono Alberto Gazale, che ha lanciato un "monito" ai giovani: «A volte non si devono accettare troppo presto proposte per interpretare ruoli di prestigio, perché bisogna prima maturare e conoscere i "misteri" della lirica».
Altra premiata, il soprano Norma Fantini. «L'Italia - ha detto, apprezzando il borgo medioevale - potrebbe vivere solo di turismo, musica e cucina, ma non lo sappiamo fare! ». Divertente la battuta di Rolando Panerai, che le ha consegnato il Premio: «Prima Gazale ha detto che i giovani cantanti devono avere il coraggio di rifiutare ruoli troppo importanti. Ai miei tempi invece dovevamo competere contro mostri sacri come la Callas o la Caballé… Il problema era inverso! »
Modesto poi il regista premiato Marco Bellocchio: «Credo che il regista in un'opera sia secondario: il vero regista è il direttore d'orchestra». Significativo il commento sull'importanza della cultura da parte di Stefano Pareti, della Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha consegnato il premio: «Dopo la guerra, nel 1945 Milano era distrutta: tutto da ricostruire. Ebbene, il sindaco di allora decise che il primo edificio da ricostruire dovesse essere proprio il Teatro alla Scala».
Assente Enrico Stinchelli che doveva ricevere il Premio, la Hewitt ha infine chiamato Nicola Martinucci, recordman dei ruoli di Radames in Aida e Calaf in Turandot. «Per quasi cinquant'anni ho cantato questi ruoli -ha detto -. Dicono che la mia voce ricorda quella di Mario Del Monaco, ma lui è stato impareggiabile. L'Opera più lunga per il tenore? L'Aida, perché Radames è sempre in scena! » Nel consegnargli il premio, il sindaco Rocchetta ha commentato: «La lirica appartiene al nostro Paese. Castellarquato è stato riconosciuto "Gioiello d'Italia". E noi continueremo a sostenere il Premio Illica».
Il pubblico è poi stato deliziato dalle arie cantate dai premiati e dai cantanti del Concorso Illica (i soprani Ekaterina Gaidanskaya, Renata Campanella, il mezzosoprano Cinzia Chiarini, i baritoni Alessio Potestio e Pedro Carrillo, il basso Simone Simoni) e dal tenore ospite Andrès Veramendi, accompagnati al pianoforte da Roberto Sidoli e Fabrizio Cassi.
Il prossimo appuntamento sarà questa sera alle ore 21 nel Parco delle Driadi, con la proiezione del film del 1953 "Giuseppe Verdi". L'ingresso è gratuito.