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Martedì 16 Luglio 2013 - Libertà

Franco Cerri, leggenda del jazz

Giovedì sera sarà in concerto a Palazzo Rota Pisaroni

di MATTEO PRATI
Incorniciato nel suggestivo cortile di palazzo Rota Pisaroni arriva il terzo appuntamento di Note d'estate, la rassegna musicale organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. L'evento clou del cartellone è fissato per giovedì alle 21 con ingresso libero: in scena Franco Cerri, una leggenda del jazz italiano ed europeo.
Classe 1926, il chitarrista milanese rappresenta un pezzo di storia della cultura musicale nazionale, un numero uno. Reduce dalle ovazioni raccolte ad Umbria Jazz (pochi giorni fa sul palco del festival con Simona Molinari e la sua Mosca Jazz Band) Franco Cerri si presenterà al concerto di Palazzo Rota Pisaroni, sede della Fondazione in via Sant'Eufemia, accompagnato dal popolare contrabbassista piacentino Luca Garlaschelli e da Alberto Gurrisi all'organo Hammond. Entrambi collaborano con Cerri da diversi anni.
La brillante carriera di Cerri è nota a tutti. Poeta della chitarra, eccelso musicista e gentiluomo, il maestro Cerri ha suonato con quasi tutti i più grandi jazzisti. L'anno della svolta è il 1945, il debutto al fianco di Gorni Kramer. Fu il padre Mario a regalargli la prima chitarra, acquistata per 78 lire. Era il settembre 1943. In realtà, Franco lavorava da tempo. A 14 anni era già muratore. Il papà gli disse: "Hai voluto la chitarra? Ora suona". Non si fece pregare. La sua vita musicale era segnata.
Ha scritto per il Quartetto Cetra, recitato e ballato con Renato Rascel. Lo abbiamo visto al fianco di Carosone, Arigliano, Peter Van Wood, Mina. Cerri nel 1949 ha diviso il palco con la chitarra di Django Reinhardt. Nel suo carnet altri nomi, innumerevoli collaborazioni, personalità da far tremare i polsi: Jim Hall e Barney Kessel, poi Chet Baker e Billie Holiday, Gerry Mulligan, Dizzy Gillespie, Lee Konitz. Il successo popolare, paradossalmente, arriva con "l'uomo in ammollo", il famoso spot pubblicitario del Bio Presto, durato dal 1968 per oltre un decennio.
La sua carriera è caratterizzata anche dalla televisione: storici rimangono programmi Rai come Jazz in Jazz, Jazz primo amore, Fine serata da Franco Cerri. Il chitarrista è stato anche un attento talent scout: ha scoperto il giovane e straordinario talento di Dado Moroni. Nel 1980 ha inaugurato il sodalizio con il pianista e compositore Enrico Intra con il quale ha fondato e dirige i Civici Corsi di Jazz di Milano organizzando anche rassegne concertistiche. Cerri non ha dubbi: «La Civica Scuola di Jazz di Milano è un po' casa mia, la mia vita. Passo tutta la giornata qui, tra i giovani e la musica: cosa chiedere di più? L'ho fondata nel 1987 con Enrico Intra e ora sono presidente onorario».
Cerri continua suonare, la passione è luccicante, intatta. Qualche mese fa la sua figura lunga e dinoccolata si aggirava tra le quinte del Teatro Ariston: era lì all'ultimo Sanremo per accompagnare Simona Molinari e Peter Cincotti. In quell'occasione ha cucito l'arrangiamento a Tua, un pezzo anni ‘50 di Jula De Palma. Una semplice meraviglia. Il pubblico piacentino lo aspetta.

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