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Sabato 15 Giugno 2013 - Libertà

«L'hospice ha radici sempre più profonde»

A Montale inaugurata la sede per i volontari. Il sindaco Dosi: «Grazie a chi ha sostenuto la Casa di Iris che è l'orgoglio della nostra città». Reggi: «Chi presta gratis la propria opera è l'anima della struttura»

La casetta gialla di Montale, quella che spicca fra il quartiere e via Bartolomeo Riva, è finalmente stata inaugurata come sede dell'associazione "Insieme per l'hospice" onlus e della Fondazione "Casa di Iris". «Aspettavamo da tempo di poter inaugurare una sede significativa per i volontari - ha detto il sindaco Paolo Dosi, presidente della onlus - le radici di questa espressione piacentina di grande valore si fanno sempre più profonde».
L'hospice la Casa di Iris è stata aperta a Piacenza il 31 maggio del 2011 e si occupa di accogliere e sostenere i malati oncologici gravi e le loro famiglie. «Sappiamo tutti che l'obbiettivo ultimo sarà quello di poter trovare una collocazione per i volontari quanto più vicina all'hospice stesso - ha spiegato Dosi -, spero quindi che la nuova sede diventi funzionale anche per le attività che si svolgono a Montale».
Il progetto dell'hospice la Casa di Iris è sempre stato sostenuto economicamente dalla città di Piacenza che il sindaco ha infatti voluto ringraziare: «Grazie a chi ha creduto e sostenuto Casa di Iris, orgoglio della nostra città. Grazie quindi ai soci dell'associazione e della Fondazione, a Giacomo Marazzi e Francesco Scaravaggi della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ai Lions, ai medici e agli operatori della Casa di Iris per la professionalità e l'umanità con cui ogni giorno assistono i malati e i loro familiari. In particolare la dottoressa Raffaella Bertè e il direttore sanitario Giovanna Albini, i volontari, ma anche i tanti piacentini che hanno deciso di donare piccole e grandi somme a favore de La Casa di Iris, raccolte dal tesoriere Pietro Bragalini e infine è doveroso ricordare i tanti esercizi privati che hanno deciso di esporre le cassettine di solidarietà per l'hospice e in particolare Gigi Bergonzi che ha dato il via alla marcia delle cassettine».
Presente all'inaugurazione anche Roberto Reggi, presidente della Fondazione "Casa di Iris": «Il costo dell'hospice è per il 90 per cento a carico del Servizio socio sanitario, ma non dimentichiamoci che la struttura vive anche grazie al supporto volontaristico. Il personale medico, i volontari e chi si occupa di reperire le risorse economiche rappresentano la grande anima della struttura».
La benedizione della nuova sede è stata guidata da monsignor Luigi Illica che ha invitato i presenti a recitare delle preghiere spontanee: «Oggi è presente una piccola fetta della comunità piacentina che è capace di stare insieme e darsi una mano - ha detto Dosi - preghiamo perché la nostra comunità sia capace di condividere le fatiche».
La bella giornata di sole che ha baciato anche l'inaugurazione della nuova sede è stata resa ancora più allegra dai piccoli alunni della seconda e terza classe della primaria di San Lazzaro che hanno cantato una canzone, scritta da loro, accompagnati alla chitarra da una maestra. La cerimonia si è quindi chiusa con il taglio del nastro e un rinfresco all'interno della casetta gialla.
Presente all'inaugurazione anche Lu Hempstead, coordinatrice dei volontari: «Siamo 15 volontari che operano sia dentro che fuori la Casa di Iris. Siamo veramente felici di avere finalmente questo spazio. Diventare volontario per l'hospice è un percorso graduale fatto di tappe e sottintende una grande motivazione a stare vicino ai malati gravi, dando loro tutto ciò che si può senza chiedere indietro nulla. Le selezioni dei nuovi volontari inizieranno a ottobre. Tra di noi c'è chi sta vicino ai malati, chi si occupa dei banchetti e chi realizza manufatti per sostenere la struttura».

Nicoletta Novara

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